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Always Outnumbered, Never Outgunned

Tanti ospiti: è quel che si nota subito prendendo in mano il nuovo lavoro dei Prodigy: Liam Gallagher, Juliette Lewis, Kool Kaith, Twista, Paul Jackson, tra nomi importanti del pop ed emergenti della techno e della black Always Outnumbered, Never Outgunned è il disco di Liam Howlett, in assoluto il Prodigy che si è più speso per quest’album. E che ha più deciso autonomamente, lavorando e rilavorando voci e beat alla sua maniera. Quella di un grandissimo produttore. Si perde però l’anima più aggressiva del gruppo, quella che Howlett insieme a Keith Flint e Maxim interpretava così bene, quella in grado di consegnare al gruppo l’eredità delle rock band di trenta e passa anni fa. Che sia finito il tempo dell’elettronica come sfogo live di quelle energie un tempo proprie del rock e ora attirate dalla dance? Questo disco potrebbe indicare questa novità (triste, in effetti). Shoot Down (canta Liam Gallagher), in un tal senso andrebbe preso a nuovo manifesto dell’electro soft. Anche perché Girls, uno dei pezzi più danzerecci contenuti in questo disco, è tanto bellino quanto poco innovativo.