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Io sono nato libero

Marcello Todaro è sostituito da Rodolfo Maltese (già negli Homo Sapiens), che si presenta sollevando Di Giacomo sui delicati arpeggi di Non mi rompete. È il brano più noto del BMS, alla cui leggerezza fanno da contrappeso le marce forzate con multipli cambi di tempo di Canto nomade per un prigioniero politico, La città sottile e Dopo… niente è più lo stesso. Una certa vocazione drammaturgica si fa strada nello stile del gruppo, la cui offerta di suoni (specie nei sintetizzatori) è una tra le più ricche e sbalorditive d’Europa.