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Your Arsenal

Sarà un caso, ma con i compagni giusti Morrissey torna a fare faville. Stavolta in cabina di regia siede il ragno di Marte Mick Ronson, il produttore ideale per un album dal forte sapore glam. Dal singolo You’re The One For Me, Fatty alla malinconica We’ll Let You Know, dall’assalto di You’re Gonna Need Someone On Your Side alla melodia di The National Front Disco, l’album è una sequela di colpi vincenti. I guai arrivano durante l’estate successiva alla pubblicazione del disco: aprendo il concerto dei Madness al Finsbury Park di Londra davanti a un pubblico composto in parte (ma solo in parte) da skinheads, Morrissey si presenta in scena avvolto nella bandiera britannica. La stampa, musicale e non, lo accusa di flirtare con l’immaginario dei giovani di destra organizzati nel National Front e brani come The National Front Disco o Bengali In Platforms (una delle canzoni di Viva Hate) vengono “riletti” alla luce del presunto nazionalismo del cantante. Quest’ultimo non conferma e non smentisce, alimentando un malinteso protrattosi per anni, fino al volontario “esilio” californiano tuttora in corso.