Album,  Julian Cope,  Y

Ye Skellington Chronicles

Il vecchio Skellington sta evidentemente a cuore al musicista, che lo ripubblica nella sua forma originale accoppiandolo ad un “sequel” inciso tre anni dopo. “Nastri del bivacco acido”, li definisce l’autore con linguaggio colorito: e in effetti un certo retrogusto americano affiora nel folk-pop di London Underground (con banjo in sottofondo) e negli arrangiamenti acustici di Electrical Stormgirl.