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Time Out Of Mind

Pare che Dylan abbia accusato i sintomi della grave malattia cardiaca che lo ha afflitto per diversi mesi quando le session di Time Of Mind erano già concluse, ma l’atmosfera che domina il disco è talmente cupa da far pensare a una sorta di premonizione di morte.

Gran parte del merito della riuscita di questo album va a Daniel Lanois, ma Dylan dimostra che si può scrivere e cantare usando il linguaggio del rock anche alla soglia dei sessant’anni. E la cosa ancora più sorprendente è che il pubblico, anche quello più giovane, lo segue con rinnovata e imprevedibile attenzione.

Pochi bianchi sanno cantare il blues come lui.