Album,  Pete Townshend,  T

The Lifehouse Chronicles

Townshend conserva grande affetto per la sua opera incompiuta, e a quasi trent’anni di distanza vi dedica un monumentale box di 6 CD che affianca i vecchi demo (già disseminati, in parte, su altri dischi) a nuovi riarrangiamenti, anche orchestrali, del materiale (intervallati da composizioni classiche di Scarlatti e Purcell), versioni dal vivo e (spalmato sugli ultimi due CD) l’intero radiodramma realizzato un anno prima per la BBC. Visionario (come la trama, un racconto di science fiction preveggente sui futuri sviluppi delle comunicazioni via Internet), a volte velleitario, ingombrante: ma è interessante assistere alle mutazioni di Baba O’ Riley (da Teenage Wasteland alla versione strumentale per orchestra) e riascoltare i primi germi di canzoni poi finite su album e singoli degli Who (Who Are You, Join Together) accanto a perle dimenticate come Mary e Greyhound Girl. Del cofanetto esiste anche una versione condensata su unico CD, Lifehouse Elements.