È molto più elaborato dell’esordio anche se il sound si mantiene sulla scia del predecessore, con chitarre sporche miste a suoni sintetici e melodie marcatamente pop (I Think I’m Paranoid e When I Grow Up). Il singolo Push It contiene un sample di Don’t Worry Baby dei Beach Boys.
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BeautifulGarbage
Sono sempre meno forti le influenze indie per i Garbage, che confezionano un intelligente disco pop: tra i singoli Androginy, perfetta per le passerelle, e Cherry Lips, una commistione di chitarre distorte, ritmi sintetici e melodia facile ispirata dai romanzi dello scrittore JT Leroy.
Absolute Garbage
Antologia che condensa quasi tutto il meglio dei Garbage. Contiene anche il primissimo singolo Vow, e World Is Not Enough, oltre all’inedita Tell Me Where It Hurts. Un’edizione speciale aggiunge i remix di artisti come Massive Attack e UNKLE.
Bleed Like Me
Un pop aggressivo: suoni sperimentali, ritornelli veloci, chitarre elettriche trattate e ritmi propulsivi. Tra i brani, il rock elettronico di Bad Boyfriend, l’incrocio tra Hole e New Order di Run Baby Run e l’easy listening di Why Do You Love Me?
Garbage
A capo dai Garbage c’è un team di musicisti/produttori composto da Steve Marker, Duke Erikson e dal più noto Butch Vig, celebre per aver lavorato in Nevermind dei Nirvana e Siamese Dream degli Smashing Pumpkins (al suo attivo anche dischi di Sonic Youth e L7). Canta la scozzese Shirley Manson, ex Angelfish. L’album è promosso con un utile filotto di singoli/clip: Queer, che esalta il tono basso e sensuale della Manson, Only Happy When It Rains, quasi omonima di un pezzo dei Jesus And Mary Chain, Stupid Girl, che alle chitarre indie rock alla Sonic Youth abbina sonorità pop e disco, e infine Milk. Il format musicale del gruppo è un cocktail di indie rock, pop anni ’80 (Vow) e un velluto noise alla My Bloody Valentine/Curve (Supervixen).