• Album,  Echo & The Bunnymen,  F

    Flowers

    Il disco migliore (finora) dei Bunnymen riformati fa buon uso di una produzione ridotta ai minimi termini, con arrangiamenti lineari che puntano nuovamente sulle carte più sicure, la voce fragile e tenebrosa di McCulloch e le chitarre ipnotiche ed evocative…

  • Album,  E,  Echo & The Bunnymen

    Evergreen

    McCulloch e Sergeant si sono già riavvicinati con il progetto neo-psichedelico Electrafixion (Burned, WEA, 1995, &Stelle=2;) e sembrano intenzionati, fin dall’ambientazione notturna e floreale della copertina (che ricorda quella di Crocodiles), a rinverdire i fasti degli esordi. Ci riescono solo…

  • Album,  Echo & The Bunnymen,  L

    Live In Liverpool

    La rimpatriata dell’agosto 2001, con due concerti tenuti nella città natale, riconsegna ai fan un gruppo tutto sommato non infiacchito dal tempo. McCulloch (voce da rock star decadente) e Sergeant (riff rock e vibrato spettrale di chitarra) sono in forma,…

  • Album,  C,  Echo & The Bunnymen

    Crystal Days 1979-1999

    Settantadue canzoni (con abbondanza di inediti) ripercorrono l’intera carriera dei Bunnymen, bypassando del tutto il solo disco inciso senza McCulloch. Molte cose sfiziose: il primo demo di Monkeys (con Julian Cope alle tastiere) e il primo, raro singolo per la…

  • Album,  Echo & The Bunnymen,  O

    Ocean Rain

    All’elettronica, ai riverberi e agli echi ambient dei due album precedenti si sostituiscono stavolta i suoni organici e poderosi di un’orchestra d’archi, diretta da Adam Peters. Ne scaturisce un album suggestivo e maestoso, che a qualche leziosità di troppo (Thorn…

  • Album,  Echo & The Bunnymen,  R

    Reverberation

    McCulloch se n’è andato (temporaneamente), De Freitas è scomparso in seguito ad un incidente motociclistico e il gruppo è in mano al chitarrista Sergeant, che qui coltiva le sue inclinazioni psichedeliche. Ma il nuovo vocalist, Noel Burke, è troppo anonimo per…

  • Album,  Echo & The Bunnymen,  I

    IAN McCULLOCH: Slideling

    Senza i compagni ritrovati, il vocalist inglese indulge nel suo lato più pop: con risultati meno incisivi, nonostante qualche canzone di buon livello (High Wires, Sliding) e ospiti di grido (Chris Martin dei Coldplay).

  • Album,  Echo & The Bunnymen,  W

    What Are You Going To Do With Your Life?

    La progressiva "normalizzazione" dei Bunnymen in una band pop melodica trova conferma in un disco deludente a cui aggiungono poco sapore i tocchi lounge-jazz dei Fun Lovin’ Criminals, ospiti in due tracce. Rust, forse l’episodio migliore, anticipa certe atmosfere care…

  • Album,  Echo & The Bunnymen,  I

    IAN McCULLOCH: Candleland

    Desideroso di coltivare le sue ambizioni cantautorali, il leader dei Bunnymen confeziona un album intenso, che aggiunge ai sapori consueti echi di Leonard Cohen, Cure e New Order. Si alternano atmosfere rock (In Bloom) e favolistiche (la title track ospita…

  • Album,  C,  Echo & The Bunnymen

    Crocodiles

    L’album di debutto di questo quartetto è una piccola, grande folgorazione: new wave e psichedelia anni ’60, Doors e Joy Division amalgamati in canzoni secche come staffilate, concise come i tempi richiedono, ma anche ricche di esoteriche, impalpabili sfumature (a…

  • Album,  Echo & The Bunnymen,  H

    Heaven Up Here

    Al secondo disco, i Bunnymen osano molto di più: badando però più ai valori produttivi e alla costruzione delle scenografie sonore (abbondano i sintetizzatori in sottofondo e il lavoro chitarristico su effetti e pedali) che ai contenuti intrinseci delle canzoni.…

  • Album,  Echo & The Bunnymen,  T

    The Peel Sessions EP

    Nel momento di massima crisi della band, dagli archivi BBC spunta un mazzo di canzoni (quattro) registrate agli albori del gruppo, quando il batterista De Freitas non era ancora della partita (ed Echo era il nomignolo affibbiato alla batteria elettronica…

  • Album,  E,  Echo & The Bunnymen

    Echo & The Bunnymen

    Un lungo silenzio non serve a ricaricare le batterie, e il nuovo disco finisce a tratti vittima di un blando synth pop. Non manca qualche colpo di coda: il bel refrain di Lips Like Sugar e una Bedbugs & Ballyhoo…

  • Album,  Echo & The Bunnymen,  I

    IAN McCULLOCH: Mysterio

    Tre produttori diversi (tra cui l’altro gemello Cocteau, Robin Guthrie) non riescono a imbastire un seguito convincente alla carriera solista di McCulloch. Consuete le fonti di ispirazione, tra Cohen (di cui ‘inglese riprende Lover Lover Lover) e i Velvet Underground…

  • Album,  Echo & The Bunnymen,  P

    Porcupine

    Il suono del quartetto di Liverpool (come le sue suggestive copertine naturalistiche suggeriscono) si fa sempre più "panoramico" e grandioso. Le nuove incisioni, messe a punto tra i ghiacci di Islanda, ricordano più il rock epico dei contemporanei U2 e…