L’album d’esordio è quindi un lavoro per chitarra e armonica, che dimostra sin dall’inizio quanto Donovan sia artista di talento e dalla vena personale, nelle sue prime splendide canzoni (Catch The Wind, To Sing For You) ma anche quando prova a imitare Dylan (il giro di Why Do You Treat Me Like You Do o la rilettura di Car Car di Woody Guthrie).
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7-Tease
Un’opera concept di ispirazione teatrale, registrata a Nashville con il produttore Norbert Putnam, con orchestra e coretti. Come tutti i lavori del periodo è professionale ma incon"sistente, a conferma della inarrestabile crisi creativa.
Donovan
Interrotto il lungo rapporto con la Epic, lo scozzese viene accolto presso l’etichetta del suo vecchio produttore Mickie Most, il quale porta il suono verso un rock meno arrangiato e più duro, con qualche minima traccia di punk.
Donovan
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Donovan Leitch è scozzese, ha una vena gentile e una personalità sfuggente, ma per qualche tempo la stampa vuole che sia lui il Bob Dylan inglese. Nato nei dintorni di Glasgow, classe 1946, Donovan è stato riferimento essenziale per il cantautorato britannico dei suoi anni, nonché amico e collaboratore di musicisti quali Bruce Springsteen, The Beatles e Joan Baez.
Lady Of The Stars
Di nuovo negli USA, con il produttore Jerry Wexler, Donovan non trova di meglio che rifare alcuni vecchi classici (Sunshine Superman, Season Of The Witch), senza apprezzabili risultati. Per un po’ si ritira dalla scena.
A Gift From A Flower To A Garden
Per tutta risposta lo scozzese fa un disco alla sua maniera, formato da due diversi LP: Wear Your Love Like Heaven è incentrato sugli ideali hippie di pace & amore, mentre For Little Ones è dedicato ai bambini, un’inclinazione infantile palesata fin dall’inizio.
The Hurdy Gurdy Man
È il disco che segna il passaggio dal folk rock floreale a un rock più duro (non è un caso che in studio ci siano tre futuri Led Zeppelin) ed è anche la fine del periodo più creativo.
La title track mostra ancora chiare tracce psichedeliche, la poesia rimane in una ballata tipica come Jennifer Juniper, e soprattutto in due 45 giri del periodo, La Lena e Atlantis, due dei brani più famosi di tutta la carriera.
H.M.S. Donovan
Un disco di contorno alla discografia principale, seconda parte di un progetto di canzoni per bambini.
Cosmic Wheels
Uno spiccato interesse per l’astrologia produce una raccolta di canzoni poco interessanti, sovrarrangiate, di poca consistenza (The Intergalactive Laxative è abbastanza indicativo).
Essence To Essence
Un formidabile spiegamento di forze di musicisti inglesi e americani produce un disco ben confezionato ma ancora poco interessante, soprattutto per i continui riferimenti cosmici delle canzoni.
Pied Piper
Trent’anni dopo H.M.S. Donovan, lo scozzese completa il progetto di una trilogia di canzoni per bambini.
Sutras
Canzoni quasi acustiche, atmosfere pacate, rilassate, lente, con minimi arrangiamenti, qualche suono di harmonium, mellotron, tabla, violoncello. Ispirate a testi di Sai Baba, Edgar Allan Poe e Saffo.
Il tutto è sorprendente se si considera l’etichetta e il produttore (Rick Rubin), specializzati in musica molto ma molto più forte. Sarebbe stato molto più bello in altri tempi ma è comunque il più interessante dell’ultimo periodo.
Mellow Yellow
Con il brano omonimo lo stile dello scozzese prende striature pop e più vistosi colori flower power. La vena è però fortemente condizionata dal produttore Mickie Most, che impone scelte da 45 giri a scapito della naturale poesia delle canzoni di Donovan (Sunny South Kensington, Sunny Goodge Street).
Celtia
Dal suo buen retiro irlandese, dove ormai vive da anni fuori dalla mischia, Donovan pubblica un disco che incuriosisce per il cast dei collaboratori (David Gilmour, Sharon Shannon, alcuni Waterboys).
Open Road
Riki Tiki Tavi prosegue su quelle strade di celtic rock (che è anche il titolo di una canzone) degli ultimi mesi, in un processo che evolve le radici folk verso una musica più attuale e frontale. La ballata Roots Of Oak e Clara Clairvoyant sono invece più indicative dello stato creativo attuale.
Barabajagal
Primo LP di un nuovo corso più rock, che lascia indietro le melodie gentili e i colori floreali e prova un ammodernamento dello stile. La collaborazione con il Jeff Beck Group produce un lavoro più compatto, meno sognante ma più incisivo, come nell’atipica nenia rock Barabajagal.
I momenti più familiari hanno invece la forma del recitato di Atlantis, della protesta antimilitarista di To Susan On The West Coast Waiting, della poesia infantile di Happiness Runs e I Love My Shirt.
Fairytale
All’inizio Donovan non sbaglia un colpo, firmando canzoni di delicata poesia (Colours, To Try For The Sun, Ballad Of A Crystal Man) e fermo antimilitarismo (Universal Soldier).
Summer Day Reflection Songs
Camuffata da antologia dei primi anni, contiene in realtà interamente i primi due LP, più le stesse bonus tracks delle rispettive versioni CD. In una versione o nell’altra sono splendide canzoni.
Sixty Four
La più antica registrazione affiorata a tutt’oggi: sono nastri del 1964 anteriori al primo LP, con le prime canzoni originali e riletture di classici famosi come Codine, Crazy ‘Bout A Woman, Keep On Truckin’.
Sunshine Superman
Il punto più alto della creatività dello scozzese: disco storico, in netto anticipo sui tempi della psichedelia, ricco di belle intuizioni di folk rock lisergico, come la canzone che dà il titolo al disco o la inquietante Season Of The Witch, che da sole valgono il prezzo. È lui il più genuino figlio dei fiori della scena inglese.
Donovan Rising
Assente dai palcoscenici da anni, Donovan rientra con un tour con gli Happy Mondays e per l’occasione manda nei negozi un disco registrato dal vivo negli anni ’80, che si regge ovviamente solo sui vecchi classici (nel 2000 ne uscirà una versione doppia, con un bonus CD aggiunto).
Da quelle stesse esibizioni, più che dignitose, verranno ricavati altri dischi, pubblicati con titoli diversi e scarse informazioni.