Everydaydream
I Died Pretty provano a ripetere le sonorità del disco precedente, ma non riescono a dare sufficiente consistenza: ne risulta un disco potenzialmente interessante ma rovinato da pesanti arrangiamenti tecno pop. Poco dopo il gruppo annuncia la separazione.
Lost
Il suono si sposta verso il pop, mantenendo però peculiarità neopsichedeliche e spessore interpretativo. Towers Of Strenght è il brano più evocativo. Come tutti i primi dischi la produzione è di Rob Younger, ex radio Birdman, che conferisce compattezza alle…
Died Pretty
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Doughboy Hollow
Il disco più famoso dei Died Pretty (soprattutto negli USA), che sono tornati a registrare in patria con un produttore inglese. Sono canzoni che non hanno più il fascino psichedelico dei primi lavori ma che confermano vena, affiatamento e un…
Using My Gills As A Roadmap
Un guizzo verso l’alto, con un album molto curato, sintetico, che però riesce a dare forma a una sorta di tecno-psichedelia dai risultati sorprendenti, che aggiorna i vecchi suoni con inaspettata fantasia e grandi risultati.
Pre-Deity
Raccolta dei primi 45 giri ed EP del 1984 e 1985, con almeno due grandi pezzi, Mirror Blues e Ambergris.
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Trace
Il passaggio a una grande etichetta ingabbia del tutto la fantasia degli australiani, che ora suonano come tanti altri gruppi, un rock energico ma senza sorprese.
Free Dirt
Folk rock e chitarre jingle jangle, sonorità ombrose e malinconiche, Dylan e Byrds, anche violino, mandolino e steel guitar fanno del primo LP uno dei lavori più affascinanti del nuovo rock degli ’80.
Every Brilliant Eye
Il processo d’evoluzione verso il pop riesce comunque a produrre ancora un disco interessante, che conclude la prima parte di carriera. Ascoltare Underbelly che, secondo la critica americana, pare un incrocio tra Ian Curtis e i Crazy Horse.