Registrazioni ’76 e ’77.
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Anything
Un disco opaco: a parte il glorioso nome, ormai il gruppo ha poco da offrire.
Strawberries
Un disco più pulito dei precedenti e sempre più marcatamente gotico. Forse potrebbe traghettare il gruppo in un’altra era se non fosse oscurato dal clamoroso successo solista di Captain Sensible, genuinamente interessato dal pop e dal rap.
Phantasmagoria
Captain Sensible lascia dopo un po’ di baruffa, e il chitarrista Roman Jugg, pur entrato da poco, prende il comando. Il nome dei Damned, per quanto indissolubilmente legato al punk, continua a essere interessante per le majors in pieni anni ’80: la MCA li ingaggia e loro rispondono con il più improbabile dei successi: una cover della melodrammatica Eloise di Barry Ryan (assente nella versione in vinile e in diverse edizioni del CD).
Damned
Non Disponibile
Sono la faccia più scomoda del punk: non hanno la credibilità politica dei Clash, la tradizione rock dei Ramones, il furore iconoclasta dei Sex Pistols. Eppure la quarta pietra angolare dell’edificio sono loro: rozzi, poco ispirati e davvero senza un progetto di qualsiasi tipo: unico tocco personale, un senso dell’umorismo (o della buffoneria) del tutto mancante ai colleghi.
A Captain Sensible (Ray Burns, basso e voce), Rat Scabies (Chris Millar, batteria) e Brian James, chitarrista dei London S.S. (la band che partorì metà dei Clash) si aggiunge il cantante Dave Vanian, ex becchino.
i Damned compaiono a Londra nel 1976 e, dal punk più verace, finiranno per approcciare e plasmare il genere gothic rock.
Grave Disorder
Dopo anni di tour d’addio, seguiti da tour di riunione, operazioni-nostalgia e tenzoni tra i componenti (con Scabies attivissimo sul fronte legale) il cantante degli Offspring Bryan Holland realizza un suo sogno e scrittura i Damned per la propria etichetta.
Del gruppo fanno parte Sensible, Vanian e sua moglie Patricia Morrison (nei Sisters of Mercy e nei Gun Club). Il disco si potrebbe definire simpatico, ma niente di più: i Damned hanno decisamente già fatto la loro piccola parte nel grande disegno della musica inglese.
Machine Gun Etiquette
Più che all’esordio il gruppo sembra offrire idee interessanti: Vanian ha accentuato le proprie tendenze "vampiresche", e Sensible, il cabarettista del gruppo, si è accostato alle tastiere con buoni risultati. Si sente la mancanza del furore batteristico di Scabies, ma grazie al bassista Algy Ward il suono mantiene un piglio gagliardo. Due singoli (Love Song, Smash It Up) salgono in classifica.
Damned Damned Damned
Mentre i Sex Pistols richiamano l’attenzione dei media, sono i Damned a incidere quello che è considerato il primo singolo punk della storia, New Rose. L’album, prodotto da Nick Lowe, li cattura nella loro scarna, beffarda aggressività. Essendo i meno complessi del mazzo, suscitano un certo interesse in America.
The Black Album
Il punk è morto, ma i Damned non sono mai stati così bene: tanto da fare il verso ai Beatles esplorando tutte le proprie possibilità creative, dal punk al goth fino alla grande scommessa dei 17 minuti di Curtain Call. Un album è in studio, uno dal vivo.
Music For Pleasure
Alla produzione viene chiamato Nick Mason dei Pink Floyd (in realtà il gruppo voleva Syd Barrett). I risultati sono scadenti, e Rat Scabies lascia, sostituito da Jon Moss (poi nei Culture Club). Dopo qualche tempo, il gruppo si scioglie, salvo riformarsi poco dopo senza James.
Skip Off School To See the Damned — The Stiff Singles
Non Disponibile
Smash It Up: The Anthology 1976-1987
La migliore delle innumerevoli raccolte: non si nega niente, dalla sovreccitata New rose alla psichedelica Curtain call. Il miglior compendio sui Damned e sulle strade da loro percorse, dal punk al gotico, da I Just Can’t Be Happy Today a In Dulce Decorum.