Uno dei migliori album usciti durante la stagione in cui Manchester divenne Madchester. Ritmica scalpitante e organo Hammond in primo piano per brani rock che si possono anche ballare. Su tutti spicca la splendida The Only One I Know, uno dei migliori singoli del pop inglese dei primi anni ’90.
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Songs From The Other Side
La vecchia casa discografica dei Charlatans aveva ancora qualche fondo di magazzino da smaltire e questa Compilation Of B-sides From 1990-1997 raccoglie brani disseminati qua e là sui numerosi singoli del gruppo. Non si tratta di materiale imperdibile, meglio investire nell’acquisto di Melting Pot.
Us And Us Only
Primo album dei Charlatans per una major e primo disco registrato dopo il trasferimento a Los Angeles del cantante Tim Burgess. Ancora Rolling Stones e Bob Dylan, ma anche i Byrds e i grandi del soul, tra le evidenti influenze di brani suonati da una band che, a nove anni dall’esordio, è ancora lontanissima dalla routine.
Wonderland
Lontanissimo dal sound degli esordi, quest’album è il risultato di ore passate ad ascoltare cantanti come Marvin Gaye e Curtis Mayfield per riproporne lo stile in chiave più moderna e chitarristica.
Lenny Kravitz farebbe follie pur di avere nel suo repertorio un brano come A Man Needs To Be Told, registrato con l’aiuto di Daniel Lanois, produttore di U2 e Peter Gabriel impiegato per l’occasione alla pedal steel guitar.
TIM BURGESS: I Believe
Cresciuto tra le brume del Nord dell’Inghilterra, il cantante dei Charlatans trova al sole di Los Angeles la sua dimensione ideale. Trasferitosi nella metropoli californiana, inizia a interagire con i musicisti della scena locale e il suo primo album da solista è il risultato dell’incontro con Linus Of Hollywood, musicista e produttore nel cui curriculum spiccano i nomi di big come Puff Daddy e Smashing Pumpkins.
Nel nome del comune amore per i Beach Boys i due realizzano un disco di pop solare e groovy.
Up To Our Hips
Dieci brani per riproporre le migliori caratteristiche del sound del gruppo: chitarre nervose, ritmiche che strizzano l’occhio alla dance e il marchio di fabbrica dell’Hammond. Stavolta i brani migliori si intitolano Come In Number 21 e I Never Want An Easy Life If Me And He Were Ever To Get There.
The Charlatans
L’album più «classico» dei Charlatans, che smettono di guardare alla pista da ballo e dichiarano il loro amore per i Sixties con un disco dalle influenze stonesiane e dylaniane. Un cambio di direzione che mantiene invariato il buon livello delle canzoni del gruppo. Ascoltare Here Comes A Soul Saver e Just When You’re Thinkin’ Things Over per credere.
Tellin’ Stories
Primo disco della band dopo la morte del tastierista Rob Collins, avvenuta in un incidente stradale. I compagni gli dedicano la conclusiva Rob’s Theme, brano che chiude un album che ripropone senza particolari guizzi le sonorità del suo predecessore.
Canzoni come North Country Boy e la title-track sono comunque fra le migliori dell’intero repertorio del gruppo.
Live It Like You Love It
Album dal vivo registrato il 14 dicembre 2001 alla Manchester Evening News Arena. La scaletta pesca qua e là lungo tutta la carriera della band, da The Only One I Know a Tellin’ Stories, da Love Is The Key a una versione di Weirdo in cui i Charlatans ospitano sul palco uno dei loro idoli giovanili: Johhny Marr, l’ex chitarrista degli Smiths.
Melting Pot
Antologia composta da brani tratti dai primi cinque album in studio dei Charlatans. Da The Only One I Know a Here Comes A Soul Saver, da Can’t Get Out Of Bed a North Country Boy è il disco ideale per avvicinarsi all’opera della band. Contiene una versione di Patrol mixata dai Chemical Brothers.
Between 10th & 11th
Più chitarristico e meno accattivante del suo predecessore, il secondo album del gruppo di Tim Burgess può contare su canzoni molto ben confezionate come Can’t Even Be Bothered e I Don’t Want To See The Sights ma manca della freschezza che aveva caratterizzato i primi passi della band.
Up At The Lake
A quasi quindici anni dall’esordio la forma è ancora buona. Un disco piacevole e tranquillo, senza particolari alzate di genio ma con alcune canzoni degne della fama della band, come Bona Fide Treasure, ispirata a Lazy Sunday degli Small Faces e la conclusiva Dead Love, incisa assieme alla Liverpool Philharmonic Orchestra.
Charlatans
Non Disponibile
Alternative rock band inglese nata a Manchester nel 1989 capitanata da Tim Burgess, con 19 album all’attivo.