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Tag: bangles
Greatest Hits
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Different Light
Accantonata ogni residua ruvidezza garage, le nuove canzoni sono avvolte in una confezione morbida e luccicante. Ma il compromesso commerciale è accettabile: Walk Like An Egyptian (popolare anche in Italia) è dinamica e ben congegnata, mentre sprizzano solarità e soffici armonie vocali If She Knew What She Wants, September Gurls (dei Big Star) e l’ottima Manic Monday (un regalo di Prince).
Everything
La freschezza dei primi due dischi sembra smarrirsi tra le pieghe di una produzione di taglio sempre più standardizzato. Non a caso il pezzo di punta, la ballata sentimentale Eternal Flame, verrà ripresa anni dopo dalle Atomic Kitten, celebrità pop dell’Inghilterra post-Spice Girls.
Bangles
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Il volto femminile e ammiccante del Paisley Underground californiano: il quartetto capitanato da Susanna Hoffs sfodera look accattivante, intrecci vocali alla Mamas & Papas e Rickenbacker arpeggiate alla maniera dei Byrds.
Alle Bangles si devono le hits anni Ottanta Walk Like An Egyptian, Manic Monday (scritta per loro da Prince) e il brano I Got Nothing inserito nella colonna sonora del film "The Goonies".
All Over The Place
Rivelatrice la scelta delle cover: più che alla neo-psichedelia dei conterranei/contemporanei, le ragazze si ispirano all’antico pop barocco di Merry-Go-Round (Live) e alla new wave di Katrina & the Waves (Going Down To Liverpool).
Definitive Collection
Due raccolte, dopo appena tre dischi di studio, sono probabilmente premature. Entrambe contengono una buona versione di A Hazy Shade Of Winter di Simon & Garfunkel.
La prima propone in più la cover di Where Were You When I Needed You dei Grass Roots, mentre la seconda aggiunge, nella prima edizione, un bonus CD con cinque remix.
Doll Revolution
Quindici anni dopo l’ultima prova in studio, le Bangles (in formazione originale) non sono cambiate granché: innocue quando azzardano un pop di taglio radiofonico (Something That You Said), brillanti in una sequenza di ballate "jingle jangle" spruzzate di California anni ’60 e nella cover di Elvis Costello che intitola la raccolta.