• Album,  B,  Cocteau Twins

    Blue Bell Knoll

    La collaborazione con Budd spinge Guthrie a fare un passo oltre, badando sempre più all’"ambiente" e meno alla sostanza melodica delle canzoni. Con un budget più ricco (messo a disposizione dalla Capitol che pubblica il disco in America), il trio…

  • Album,  Cocteau Twins,  H

    Heaven Or Las Vegas

    Il disco di maggior successo: vellutato, più conciso del solito nella ricerca di un formato pop (alla maniera dei Cocteau Twins, però) che le prove precedenti avevano un po’ perso di vista. Il singolo apripista Iceblink Luck offre ritmo sostenuto,…

  • Album,  Blonde Redhead,  M

    Misery Is A Butterfly

    Ma è proprio il legame con la canzone d’autore che il trio nippo-italomericano approfondisce passando nella scuderia 4AD. Ballate equine (Elephant Woman), alate (Messenger), talari (Doll Is Mine) in un affusolato sogno di inizio secolo. Malinconia coreutica e una tappezzeria…

  • Album,  Cocteau Twins,  S

    Stars And Topsoil

    Una raccolta non superflua, perché permette di rintracciare granelli musicali disseminati su numerosi singoli ed EP: tra questi, scampoli dal periodo d’oro della band come le misteriose Pearly-Dewdrops’ Drops e Aikea-Guinea, eleganti svolazzi vocali della Fraser.

  • Album,  Dead Can Dance,  W

    Within The Realm Of A Dying Sun

    Sulla scia della precedente, la terza raccolta dell’esoterico duo introduce qualche elemento barocco-classicheggiante e una più raffinata cura nei suoni. Cantara, uno dei pezzi più celebri del catalogo, esplicita l’amore per la musica nordafricana, essenziale nell’evoluzione successiva della band.

  • A,  Album,  Dead Can Dance

    Aion

    I Dead Can Dance sono nella piena maturità espressiva e sfornano un’altra delle loro prove migliori. Sorretti da una produzione impeccabile, i pezzi del disco sono di matrice tradizionale o comunque ispirati alla musica antica. Saltarello (direttamente dal XIV secolo)…

  • Album,  Bauhaus,  I

    In The Flat Field

    Il rock gotico celebra una pietra miliare, il testo della sua evoluzione a cavallo con la new wave. Nell’espressionismo dei primi Bauhaus è fondamentale la ritmica dei fratelli David J (basso) e Kevin Haskins (batteria): marziale in Double Dare, tambureggiante…

  • Album,  Cocteau Twins,  T

    Treasure

    Il terzo album segna un punto di non ritorno: arcano, barocco, sempre più denso e stratificato nei suoni, tra suggestioni spagnoleggianti (il flamenco rarefatto di Ivo, omaggio al boss della 4AD), accenti di musica ecclesiastica (Beatrix), riff taglienti di chitarra…

  • Album,  Dead Can Dance,  S

    Spirit Chaser

    L’ultimo capitolo dei Dead Can Dance è anche il meno etereo e sfuggente dell’intero catalogo. Le nuove "armonie di cielo e terra" hanno una dimensione ritmica più accentuata, che sfiora persino territori funky nelle tastiere di Song Of The Stars.…

  • Album,  Dead Can Dance,  T

    Toward The Within

    In concerto a Santa Monica, la band, rinforzata a sette elementi, smentisce clamorosamente i dubbi sulla sua resa live. Grazie anche ad una sequenza costruita con sapienza, prende corpo un organismo sonoro vivo e pulsante, in equilibrio perfetto tra proposta…

  • Album,  Dead Can Dance,  S

    Spleen And Ideal

    Segnalato dall’EP Garden Of The Arcane Delights, il cambio di marcia si realizza con il secondo album, cupo, medievaleggiante e ispirato al tema del dualismo tra bene e male: prima tappa di un percorso di esplorazione musical-spirituale che porterà lontano.

  • Album,  Breeders,  P

    Pod

    Il nodo delle due chitarre con il basso di Josephine Wiggs è la colonna vertebrale di Pod, un egregio disco di indie rock pixiesiano tortuoso, nervoso e psichedelico. Stile secco, sottolineato dalla produzione di Steve Albini, a cui si adatta…

  • Album,  Breeders,  T

    Title TK

    Un discreto ritorno, dopo che Kim e Kelley si erano date a progetti diversi (Amps per la prima, Kelley Deal 6000 per la seconda). Attorno a loro il gruppo è completamente cambiato nell’organico, anche se torna a produrle Steve Albini.…

  • Album,  Cocteau Twins,  V

    Victorialand

    Momentaneamente orfani di Simon Raymonde, da poco entrato in formazione, Guthrie e Fraser confezionano un disco di stampo prevalentemente acustico (la chitarra però è "trattata") che prende ispirazione da remote terre antartiche. La scelta minimalista è pregevole (qualcuno parlerà a…

  • Album,  Cocteau Twins,  G

    Garlands

    Scozzesi innamorati dei Birthday Party, Robin Guthrie (chitarra) e Elizabeth Fraser (voce), qui in compagnia del bassista Will Heggie, registrano il loro debutto di getto, in poco più di una settimana. Qualcuno detta subito para"goni con il post punk darkeggiante…

  • Album,  D,  Dead Can Dance

    Dead Can Dance

    Il loro acerbo disco d’esordio suggerisce già gusti esotici (la maschera rituale della Guinea in copertina) ma risente di evidenti influenze post-punk, Joy Division su tutti.

  • Album,  Cocteau Twins,  H

    Head Over Heels

    Il suono della coppia è già un marchio di fabbrica inconfondibile: chitarre effettate e sciabolanti, drum machine onnipresente, voce acuta ed ipnotica che ricorda una Kate Bush trasportata in dimensioni oniriche e lontane. Carezzevoli cantilene folk-pop (Sugar Hiccup), avvolgenti chitarre…

  • Album,  Dead Can Dance,  T

    The Serpent’s Egg

    La terra intesa come organismo vivente è il concetto alla base di un album con diversi assi nella manica: statuaria e irresistibile Severance, introdotta da un maestoso organo a canne; mentre Writing On My Father’s Hand espone in primo piano…

  • Album,  Breeders,  L

    Last Splash

    Kelley Deal, sorella di Kim, ha sostituito la Donnelly. Cannonball, un’esplosiva altalena di emozioni, è un hit single "alternativo" costruito su netti scarti dinamici. Logica conclusione, da come il suono si è fatto più espansivo e grintoso quanto più è…

  • Album,  Dead Can Dance,  I

    Into The Labyrinth

    La ripresa del celebre traditional The Wind That Shakes The Barley è l’indizio di un interesse crescente per il folk britannico. L’omogeneità dell’opera è però condizionata dal fatto che Perry e Gerrard (stavolta in duo, senza accompagnatori) lavorano a distanza,…