Album,  S,  Simple Minds

Street Fighting Years

Dopo otto dischi in sette anni, giunge una pausa di riflessione. Pausa di lunghezza terribilmente anticommerciale, così come un autogol è la pubblicazione, qualche mese prima, di un EP col meglio dell’album: Mandela Day, The Belfast Child e la cover di Biko di Gabriel. Prodotto da un irriconoscibile Trevor Horn, il disco delude su tutti i fronti: pesante, pretenzioso, prevedibile, imbrigliato dal desiderio di aprire le coscienze ai problemi del mondo ma anche dall’abiura dell’elettronica (gli U2 stanno predicando al mondo la santità del verbo acustico. Poi ci ripenseranno). Va sprecata anche la presenza di Lou Reed in This Is Your Land.