Album,  Pete Townshend,  S

Scoop

Un meraviglioso esercizio di voyeurismo musicale: Townshend, avido sperimentatore di studio, apre i cassetti segreti pieni zeppi di nastri prova, bozzetti, prototipi di pezzi famosi e improvvisazioni estemporanee, fornendo un’immagine inedita e stuzzicante sui suoi metodi lavorativi (ogni titolo è scrupolosamente dettagliato di aneddoti e notazioni tecniche). Nel succulento programma, demo della prima ora (So Sad (About Us), Circles), una versione “voodoo” di Magic Bus, techno pop alla Art Of Noise (Body Language), un omaggio al chitarrista jazz Barney Kessel, prove per Who’s Next e Quadrophenia e rarità preziose come You Came Back e Mary, ballata folk rock recuperata da Lifehouse.