Album,  P,  Pete Townshend

Pete Townshend’s Deep End Live!

Versione su disco di un concerto (Brixton, 1985) già edito su videocassetta, resta tuttora la miglior testimonianza dal vivo del Townshend solista. Merito di una big band spettacolare che include ancora un Gilmour sciolto e divertito e di una scaletta scoppiettante tra cover ben scelte in area r&b (la Barefootin’ di Robert Parker), blues (gli standard I Put A Spell On You e Eyesight To The Blind) e ska pop (Save It For Later dei Beat inglesi), selezioni dal repertorio Who (eccellenti versioni di Behind Blue Eyes, I’m One e Pinball Wizard, le ultime due in solitaria) e dalla produzione solista (con un’inedita e intensa After The Fire). Unica pecca, la durata limitata del disco.