Album,  O,  Spear Of Destiny

One-Eyed Jacks

Brandon e il suo gruppo (un quintetto che include il bassista e cofondatore Stan Stammers) sfoggiano le loro migliori virtù in questa eterogenea collezione: non solo rock muscolari e belluini al crocevia tra Cult, Alarm e Adam and the Ants (Rainmaker, le rullate marziali di Young Men, la feroce Liberator), ma anche reggae rock melodici (Everything You Ever Wanted) e rabbiosamente politicizzati (Attica), blues (Don’t Turn Away), atmosfere da science fiction (Forbidden Planet) e ballate di sapore nostalgico (These Days Are Gone). Prisoner Of Love è un tempo veloce dal riff chitarristico e dal ritornello accattivante, e Playground Of The Rich il pezzo migliore in catalogo: una ballata di denuncia sociale in chiaroscuro, con il bel sax di Micky Donnelly in evidenza.