Album,  Green On Red,  N

No Free Lunch

Stuart ama evidentemente il formato ridotto dell’album “mini”, e qui sforna sette canzoni elettroacustiche che evidenziano la svolta folk-rock/country&western propugnata da Prophet. Time Ain’t Nothing ha il sapore nostalgico di Gram Parsons e dei Flying Burrito Brothers, e una dolce malinconia ammanta anche la slide di Funny How Time Sleeps Away (un classico di Willie Nelson). Ma in programma c’è anche una Honest Man che ricorda gli Stones e Nicky Hopkins (nel bel pianoforte di Cacavas) e una sinistra “murder ballad”, Jimmy Boy, che resta una delle cose più belle e inquietanti uscite dalla penna di Stuart.