Album,  M,  Television

Marquee Moon

Della nuova onda della big apple di metà anni ’70, i Television sono, se non gli interpreti più raffinati, almeno i più orfici e i più bohemienne. Il leader Tom Verlaine (voce, chitarra) e Richard Lloyd (chitarra), che ricordano l’accoppiata Reed/Morrison dei Velvet Underground, confezionano il punk déco di See No Evil e la purezza argentina di una Venus dal rock parnassiano, l’itterica Friction e la poetica elevazione e la sensuosità periferica dei calligrammi Elevation, Prove It, Guiding Light, Torn Curtain, raddoppiando e scambiandosi le parti soliste in modo quasi mitizzato. Ma è nella title track, storica escursione simbolista tra scale modali e ellissi post barocche, che il ricamo a due sostenuto da Fred Smith (basso) e Billy Ficca (batteria) diventa simposio: le scarne linee neoplastiche partenti da jazz, folk, psichedelia, musica classica, convergono tutte a raggiera verso l’unico pignone art rock a paradigma newyorchese. Pregio del compact disc nella ristampa cartonata (Rhino, 2003) è aggiungere Little Johnny Jewel, il singolo inciso nel ’75 per la Ork, quando al basso vi era ancora Richard Hell.