Album,  L,  X

Los Angeles

Un cantante/bassista carismatico che ci tiene a passare per uno qualunque (di lì il nome d’arte di John Doe), una poetessa beatnik, un batterista “All American boy” e un chitarrista rockabilly cresciuto alla corte di Gene Vincent: gli X regalano al punk californiano un inno (Los Angeles), titoli che sono racconti in miniatura (Your Phone’s Off The Hook,But You’re Not; Johnny Hit And Run Paulene; Sex And Dying In High Society; The World’s A Mess, It’s In My Kiss), un senso di prospettiva storica che manca al resto del “movimento”. La rabbiosa cover di Soul Kitchen dei Doors rende omaggio ai re anni ’60 del Sunset Strip (la via dei locali losangelini), Ray Manzarek ricambia producendo e guarnendo col suo Farfisa i momenti più quieti del disco, Nausea e The Unheard Music. Cinque bonus (demo, prove e “rough mix”) nella ristampa Rhino del 2001.