Album,  Jeff Buckley,  L

Live At Sin-é

È giusto che un artista delicato come Jeff Buckley abbia un inizio morbido, e dunque ecco questo live in un piccolo club di New York nell’estate 1993, quattro brani e neanche mezz’ora di musica, però con straordinaria personalità. Canta con la stessa voce del padre Tim, vola verso cieli stellati ma si smarrisce anche negli abissi dell’anima, usando due brani suoi, il Van Morrison di The Way Young Lovers Do e l’Edith Piaf di Non, je ‘en connais pas la fin. Uscito come timido mini, l’album viene ristampato nel 2004 in una lussuosa “Legacy Edition” in doppio CD + DVD, con 18 brani aggiunti per un totale di quasi 3 ore di musica. Interessanti anche i monologhi (“Nusrat Fateh Ali Khan è il mio Elvis”), con un repertorio che va da Strange Fruit a tre puntigliose cover dylaniane.