Album,  K,  Los Lobos

Kiko

Con la complicità di Mitchell Froom, produttore discusso ma indubbiamente creativo, i Lobos mettono in gioco la loro identità tradizionalista con il disco più riuscito della loro produzione. Blues, folk, tex mex e rock and roll forniscono ancora la materia prima, assemblata però in maniera inusitata tra i poliritmi sghembi di Dream In Blue e Angels With Dirty Faces, l’immaginario cinematografico in bianco e nero di Kiko And The Lavender Moon, il boogie effettato di That Train Don’t Stop Here e le rifrazioni Delta blues di Wicked Rain. Stupendi anche gli episodi più tradizionali, tra i sapori messicani di Saint Behind The Glass, la ballata folk di When The Circus Comes e il rock blues acustico di Peace.