Album,  H,  Jesus Lizard

Head

Con l’ingresso del batterista Mac MacNeilly il puzzle è completo. I tre strumentisti della band di Chicago non solo sono in grado di esibire grande tecnica in un comparto sonoro a cavallo tra i terrorismi di hardcore e noise (7vs8, Waxeater), ma anche composizioni studiate — come quella, liricissima, di Pastoral — e anticipi di post rock (Tight’N’Shiny). C’è poi il vocalismo disgraziato di David Yow, coprofilo cuor di bue che rantola, ringhia, blatera, urla, e non “canta” certo nel senso più lindo e pulito del termine, assicurando un quid di teatrale schizofrenia all’insieme finale. Pure/Head (Touch And Go, 1993, &Stelle=4;) raccoglie in un unico CD i primi due dischi dei Jesus Lizard.