Album,  F,  Public Enemy

Fear Of A Black Planet

Il secondo capolavoro dei Public Enemy spunta dalla nebbia di una fastidiosa polemica scaturita dal singolo che lo precede, Welcome To The Terrordome, e dalle nervose reazioni di Griff alle accuse di antisemitismo che investono la band. Un guaio, dopo la buona esposizione ottenuta con la partecipazione al film Do The Right Thing di Spike Lee nel 1989. Allontanato, Griff pubblicherà tre album in proprio: Pawns In The Game (Effect, 1990, &stelle=1;), Kao’s II Wiz-7 Dome (Luke, 1991, &stelle=2;) e Blood Of The Profit (Blackheart, 1998, &stelle=1;). Al problema rimedia Chuck D, che si conferma all’apice della sua ispirazione di compositore, con Fight The Power, 911 Is A Joke, Brother’s Gonna Work It Out, Welcome To The Terrordome e Can’t Do Nuttin For Ya Man capaci di pilotare il 33 giri nei primi 10 in classifica.