Album,  E,  Robbie Williams

Escapology

Ancora una volta scritto con Guy Chambers, che lo produce ma dichiara che il sodalizio è finito. Forse è un bene, perché anche questo album è privo di picchi e continua a risultare appena gradevole, troppo costruito sull’ego del cantante, con testi che giocherellano ironicamente con la sua fama (“È difficile essere umili quando si è fottutamente grandiosi”, o “È tutto molto semplice: sono giovane e sopravvalutato”).