Album,  D,  Grateful Dead

Dick’s Picks Volume 1 – Tampa Florida 12/19/73

Con questa pionieristica collana di registrazioni “vintage” messe in circolazione sotto forma di CD multipli (fa eccezione il solo Volume 2), Garcia e compagni aprono una strada oggi battuta da molti, Phish e Pearl Jam per primi. La serie, inaugurata nel ’93 da Dick Latvala, archivista ufficiale del gruppo e custode della sua imponente nastroteca (e poi proseguita, dopo la sua morte, da David Lemieux), nasce sulla scia dell’incessante scambio di nastri e CD-R tra i “Deadheads” ed è naturalmente destinata ai fan incalliti, considerata la relativa ripetitività delle scalette, la lunghezza delle performance e la varietà della resa sonora (dipendente dalla qualità delle sorgenti audio di volta in volta disponibili: le registrazioni sono tutte “uncut”, senza editing o remixaggi, e dunque molto più rozze rispetto ai live pubblicati da Warner e Arista). Alcuni titoli però valgono o superano le pubblicazioni “ufficiali”: tra questi il Volume 1 della serie (estratto dagli ultimi show dell’anno di grazia 1973), il Volume 2 (performance effervescente, per quanto drasticamente “tagliata”), il Volume 4 (febbraio 1970: molti Deadheads lo considerano il migliore del lotto), il Volume 8 (un’altra esibizione richiestissima, con una splendida prima parte acustica e la presenza di diversi membri dei New Riders Of The Purple Sage); ma anche uscite recenti come il mastodontico Volume 29 (ben sei CD a documentare due concerti del ’77, altro anno pregiato della cantina Dead) o il box quadruplo del Volume 30, dove la band apre l’esibizione con cinque pezzi in compagnia di Bo Diddley. Non solo materiale per collezionisti, dunque: secondo qualcuno, anzi, il modo migliore e più genuino per toccare con mano l’essenza vera dell’esperienza Grateful Dead.