Album,  C,  Los Lobos

Colossal Head

Il capitolo post-moderno e sperimentale degli ex revivalisti americano-messicani si apre con un disco a tratti ostico ma suggestivo che risente molto del rumorismo pop dei Latin Playboys, formazione parallela che vede Hidalgo e Peréz al fianco di Mitchell Froom e dell’ingegnere del suono Tchad Blake: percussioni ossute, distorsioni, sonorità lo-fi e tastierine giocattolo (in classico stile Froom) interferiscono con le trame funk blues di Revolution e Can’t Stop The Rain, l’arrangiamento blaxploitation di Little Japan, il ritmo caraibico “vintage” di Maricela e il latin rock di Mas Y Mas.