Venditti Antonello
Centocittà
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L’orso bruno
Separatosi da De Gregori tra veleni e ripicche (l’ex amico gli dedicherà Pianobar), affronta il mondo da solo. Temi sociali (L’ingresso della fabbrica, Lontana è Milano) e brani autobiografici. E li ponti so’ soli è una sorta di seguito minimo…
Con FRANCESCO DE GREGORI: Theorius Campus
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Goodbye Novecento
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Nel paese delle meraviglie
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Le cose della vita
Entrato nella famiglia RCA, inizia a mostrare un talento superiore. Rabbia generazionale (Mio padre ha un buco in gola), romanticismo (Le tue mani su di me), malinconia urbana (Il treno delle sette) e sprazzi di poesia (Le cose della vita),…
Circo massimo
Accetta la carica di cantore ufficiale della romanità, e tra opportunismo e populismo peracottaro è, col senatore Andreotti, uno dei massimi punti di riferimento per lo scudetto della Roma: scrive un inno (Grazie Roma) ne recupera un altro (Roma Roma)…
In questo mondo di ladri
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Buona domenica
Tutti in America: dal decennio dell’odio si passa a quello della fascinazione, e Venditti è in prima fila: va a incidere il disco a Los Angeles, e il sound richiama quello delle FM yankee. Unico brano rilevante è la dolente…
Da San Siro a Samarcanda (L’amore insegna agli uomini)
Vale la pena di segnalare che per Samarcanda non si intende la città cantata da Vecchioni, ma la trasmissione di Michele Santoro cui Venditti prende parte più volte perorando la causa della "ggente" disillusa: uno dei brani, Modena, è eseguito…
Sotto la pioggia
Fondata la propria etichetta, si allena per diventare definitivamente una star. Arruola Lucio Fabbri, Ron, Giovanni Pezzoli e Ricky Portera, incide un disco sempre più canticchiabile e fatuo. Non sarebbe male Dimmelo tu cos’è, ma tutta Italia sa che è…