Joe Henry

  • Album,  Joe Henry,  M

    Murder Of Crows

    La A&M punta su Henry e lo affida a un produttore esperto come Anton Fier (Golden Palominos), che oltre ad essere un eccellente batterista anche in questa occasione coordina un cast di all stars: Tim Drummond (basso), Chuck Leavell (piano),…

  • Album,  Joe Henry,  T

    Tiny Voices

    La produzione di Henry, più che mai padrone della sua musica, si colora di soul, specialmente in This Afternoon e Dirty Magazine, e la critica parla senza esitazioni di capolavoro. Non è un caso, d’altra parte, che siano etichette alternative…

  • Album,  Joe Henry,  T

    Trampoline

    Esplorate le strade più battute della canzone d’autore d’oltreoceano, Henry realizza un album che può essere paragonato, per le sue innovazioni stilistiche, a Swordfishtrombones di Tom Waits. Coadiuvato per la produzione da Pat McCarthy, il cantautore americano si affida soprattutto…

  • Album,  Joe Henry,  T

    Talk Of Heaven

    Un esordio di tutto rispetto, che però è stato in parte rinnegato dallo stesso Joe Henry. Tra le dodici pregevoli canzoni di questo disco — soprattutto quelle in cui è protagonista il pianoforte come There’s Been A Fire o Second…

  • Album,  F,  Joe Henry

    Fuse

    Se in Trampoline c’era ancora un pezzo folk come Go With God (Topless Shoeshine), in Fuse l’accento sulla sperimentazione sonora e sull’eclettismo è ancora più marcato. Tra i collaboratori alla produzione e al mixaggio troviamo Daniel Lanois e T Bone…

  • Album,  Joe Henry,  S

    Shuffletown

    Questa volta la produzione è affidata a T Bone Burnett, che opta per una registrazione in presa diretta. Al suono davvero particolare dell’album — una sorta di folk jazz metropolitano — contribuiscono oltre allo stesso Burnett (chitarra) David Mansfield (violino,…

  • Album,  F,  Joe Henry

    Fireman’s Wedding

    È un mini di cinque canzoni che conclude e sigla il periodo folk rock di Henry. La prima è tratta dal disco precedente, le altre sono state registrate in varie occasioni nel 1993. Molto riuscita la cover dello standard country…

  • Album,  Joe Henry,  S

    Short Man’s Room

    Dopo due dischi curiosamente speculari — uno elettrico e uno acustico — Henry lascia la A&M e pubblica con la Mammoth un altro piccolo capolavoro. Il timone della produzione è saldamente tra le sue mani e nello studio di Minneapolis…

  • Album,  Joe Henry,  S

    Scar

    Perennemente alla ricerca di sonorità inedite e di collaborazioni stimolanti, Henry coinvolge in questo progetto musicisti come Ornette Coleman, Brad Mehldau, Marc Ribot e Me’shell Ndegeoncello. E incide anche Stop, scritta a suo tempo per la cognata Madonna.

  • Album,  Joe Henry,  K

    Kindness Of The World

    Henry continua a prodursi da solo, ma si sposta a New Orleans con una band composta da alcuni dei musicisti con cui ha collaborato fino a quel momento: Gary Louris e Marc Perlman dei Jayhawks, Mike Russell e Phil Kelly,…