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Categoria: Dr. John
Afterglow
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Dr. John Plays Mac Rebennack
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In The Right Place
Un set questa volta di brani per lo più originali, con la produzione del grande Allen Toussaint e i Meters in veste di house band. Il brano più celebre è Right Place Wrong Time, buon successo commerciale, ma spiccano anche I Been Hoodood e la cabarettistica Such A Nite.
Such a Night — Live In London
Un live di buon livello, non autorizzato però dall’artista.
Remedies
Un r&b ruvido e ossuto, una voce tenebrosa che inquieta e schernisce. Dr. John abbandona molti eccessi e torna al New Orleans delle sue origini; si scatena però in Angola Anthem, 17 duri minuti di denuncia della vita in carcere.
N’Awlinz: Dis, Dat Or D’Udda
L’ennesimo album dedicato a New Orleans, con un ricchissimo cast che comprende B.B. King e Willie Nelson, Randy Newman e Cyril Neville, Mavis Staples e la Dirty Dozen Brass Band. Il Dottore non ha più voglia di abitare le tenebre, è vecchio e si riposa sull’onda di dolci ricordi; così, come in un sogno colorato, sfilano gloriose melodie di Kid Ory, Louis Armstrong, Dave Bartholomew (che fa un cameo alla tromba), inni gospel e istantanee del Mardi Gras. Anche una cover di When The Saints Go Marching In.
Gris Gris
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Creole Moon
“Una mia personale interpretazione di New Orleans, dove ogni canzone è una storia o un disegno”. Il percorso è tutto originale, con brani scritti da solo o insieme a vari collaboratori (come Doc Pomus o la moglie Cat Yellen), con un tocco leggero e un gusto piacevole, non così dark come titolo e grafica suggerirebbero. Al quartetto di base, piano basso chitarra batteria, si aggiungono prestigiosi ospiti d’onore come David “Fathead” Newman, Fred Wesley, Sonny Landreth.
The Sun, Monn & Herbs
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Television
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In The Night
Solo in Gran Bretagna.
In The Night
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Goin’ Back To New Orleans
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Duke Elegant
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Gris Gris
Malcolm Rebennack ha 28 anni e una carriera già ricca di esperienza, come autore e musicista di studio, quando diventa ufficialmente “Dr. John, The Night Tripper”. È una sua proiezione fantastica, recuperando una figura del folklore dell’800 di New Orleans, la sua città. I discografici sono scettici, però la critica apprezza e il pubblico accetta volentieri l’insolita pozione: un blues psichedelico fra gioco e paura, che non sballa nell’alto dei cieli ma spinge giù giù nel pozzo del voodoo. Inquietante e divertente; con classici come Mama Roux e soprattutto I Walk On Guilded Splinters, ripreso poi da decine di artisti.
Live in London
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Duke Elegant
Singolare contributo alle celebrazioni per il centenario Ellingtoniano. Dr.John aveva già eseguito musica del Duca in passato, però mai con questa libertà e fantasia, con il singolare accompagnamento di un piccolo ensemble e il suo pianoforte&organo Hammond. Divertente, anche se non sempre riuscito, e temerario nell’affrontare pagine sacre come Perdido, Mood Indigo, Satin Doll, Caravan.
Anytime, Anyplace
Vecchie incisioni, pubblicate in Gran Bretagna l’anno dopo come Cut Me While I’m Hot (DJM, 1975).
Babylon
Il seguito è atteso ma il Dottore non mantiene tutte le promesse. Molto meglio lo show dal vivo, dove Rebennack gioca a fare il Sun Ra di New Orleans con stravaganti costumi e una variopinta compagnia di scena.
Hollywood By The Name
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Dr. John’s Gumbo
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City Lights
Scaricato dal gruppo Warner, retrocesso nelle serie minori della discografia, il Dottore fatica un po’ a riprendersi ma alla fine trova una sua dignitosa strada. Qui l’artista si fa produrre da Tommy LiPuma e Hugh McCracken per la collana jazz della A&M.
Desitively Bonnaroo
Il viaggio con la Atlantic arriva al capolinea, nonostante le vendite non siano disprezzabili. Rebennack incide con i suoi musicisti di fiducia, contro il volere dei discografici che premevano per una collaborazione con la Average White Band.
Dr.john
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MIKE BLOOMFIELD/JOHN HAMMOND/DR. JOHN: Triumvirate
In A Sentimental Mood
Quindici anni dopo, Dr. John torna al gruppo Warner con un disco che ne rilancia le quotazioni. Non è più l’eretico predicatore voodoo degli anni giovani e neanche l’inquieto ricercatore New Orleans dei ’70 ma un interprete serio e maturo nel grande campo dell’entertainment pop jazz. Produce ancora LiPuma, fra gli ospiti Rickie Lee Jones che duetta nella deliziosa Makin’ Whoopee.
Trippin’ Live
Il primo live autorizzato in carriera, dal vivo al Ronnie Scott di Londra, 1996. Con un ensemble di otto elementi, più Jools Holland ospite in 24 Hours A Day.
The Sun, Moon & Herbs
Preso da smanie di ambizione, l’artista vola a Londra con Tom Dowd e progetta un triplo disco, spendendo una fortuna. Quando torna negli USA, si accorge che buona parte del materiale è inutilizzabile. A fatica ricava un album singolo, che oltretutto passa inosservato nonostante la presenza di Eric Clapton, Mick Jagger e dei Memphis Horns. Tra i brani, Craney Crow e Zu Zu Mamou.
Zu Zu Man
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