Album,  C,  Wall Of Voodoo

Call Of The West

Uno dei dischi più originali, visionari e sottovalutati della scena californiana primi anni ’80. L’elettronica dei Wall Of Voodoo suona, oggi, stilosamente vintage; le piccole novelle di Ridgway, declamate con voce ipnotica e miagolante, come un incrocio riuscito tra Tarantino, Orwell e i grandi romanzi “hard boiled”. Folate di sintetizzatori, vibrati di chitarra e ululati d’armonica soffiano sulla galoppata elettronica di Tomorrow, i ritmi alienanti da catena di montaggio di Factory, l’incedere epico di Call Of The West e il minimalismo paranoico di They Don’t Want Me e Spy World. Su Lost Weekend, suggestiva ballata elettronica, aleggia un vento di apatica rassegnazione, mentre lo strumentale On Interstate 15 aggiorna il mito americano del viaggio secondo lo stile di Ennio Morricone. Magistrale Mexican Radio, esilarante tarantella techno che usa una surreale storia di confine come riuscita parabola di uno spaesamento universale.