• Afghan Whigs,  Album,  B

    Black Love

    Un altro a disco a tema sulle relazioni tra le persone. Può sembrare una variante "hard boiled" di Gentlemen ma ha l’ottima scusa della qualità dei suoi pezzi: Crime Scene Pt. I, Honky’s Ladder, Going To Town, My Enemy, Double…

  • Album,  Arab Strap,  T

    The Week Never Starts Round Here

    Il duo scozzese è ancora crisalide, il debutto un feto triste e scheletrico. Già è inconfondibile, tuttavia, il bricolage elettronico/acustico da pub all’ora di chiusura. Western fantasma (I Work In A Saloon), stornelli celtici (General Plea For A Girflriend), odi…

  • Album,  Ice-T,  V

    VI: Return Of The Real

    Ormai star di Hollywood (Johnny Mnemonic, Who’s The Man?, Surviving The Game, Tank Girl) e sempre in carriera con i Body Count (Born Dead, Virgin, 1994, &Stelle=1;), Ice torna ad incidere da solo in un’atmosfera ormai riconducibile alla routine, entrando…

  • Album,  C,  Cypress Hill

    Cypress Hill III: Temple Of Boom

    Un passo indietro, anzi due. La qualità delle canzoni è in calo, benché Killafornia e Throw You Set In The Air siano da aggiungere alla lista d’eccellenza, e il suono si va sfilacciando. Colpa dei sempre più frequenti impegni esterni…

  • Album,  B,  Iron Maiden

    Best Of The Beast

    È la prima raccolta del gruppo e copre l’intera carriera. Un buon modo per concedere a Steve Harris, abile anche come manager, di cercare nuove soluzioni per ritornare ai vertici.

  • A,  Album,  Buzzcocks

    All Set

    A vent’anni dalla loro prima esibizione live, i Buzzcocks rialzano la testa pubblicando il migliore dei loro album post-reunion. Una produzione spartana ma efficace, opera di Neill King, «veste» tredici brani di buon rock chitarristico che assicurano alla band un…

  • Album,  Orton Beth,  T

    Trailer Park

    Il vero debutto in società della Orton sintetizza in forma originale le sue precedenti frequentazioni della scena dance con l’impronta cantautorale di un Martyn o di un Nick Drake: nascono così ipnotiche ballate electro folk come She Cries Your Name…

  • Album,  Everything But The Girl,  W

    Walking Wounded

    Stavolta il calderone si chiama trip-hop e gli Everything But The Girl vi si gettano smussandone i toni e rispettando la forma canzone. Un esperimento riuscito solo a metà, anche se alcuni brani sono tentativi non disprezzabili di accostarsi a…

  • Album,  Alice In Chains,  M

    MTV Unplugged

    Gli Alice In Chains replicano quanto già fatto dai Nirvana. Anche se la maggior parte delle canzoni viene da Sap e Jar Of Flies, che "unplugged" erano già in origine, il concerto per MTV risulta lo stesso affascinante, nonostante Staley…

  • Africa Unite,  Album,  I

    In diretta dal sole

    Dopo centinaia di concerti in ogni parte d’Italia, un album dal vivo per fissarne su disco suoni e sensazioni. Le canzoni degli ultimi due lavori in studio fanno la parte del leone ma non mancano classici del periodo anglofono come…

  • Album,  Cat Power,  M

    Myra Lee

    Canzoni semplici cantate con una voce che non si dimentica. L’album d’esordio della ventiquattrenne Chan Marshall, questo il vero nome della cantante, è permeato di malinconia e spazia da episodi semi-acustici come Enough a brani di classico rock chitarristico come…

  • Album,  I,  Silvestri Daniele

    Il dado

    Dopo avere firmato la colonna sonora di Cuori al verde di Giuseppe Piccioni, Silvestri, a cui la complessità non giova, si imbarca nella realizzazione del terzo album, un progetto ambizioso sulla doppia distanza che finisce col fargli più male che…

  • Album,  Difranco Ani,  M

    More Joy, Less Shame

    Ani spezza un altro tabù del folk establishment, sottoponendo le sue canzoni alla centrifuga dei remix: dei sei pezzi in scaletta, quattro sono versioni dance e destrutturate di Joyful Girl (dal disco precedente), con l’aggiunta di un remix di Shameless…

  • Album,  Counting Crows,  R

    Recovering The Satellites

    Un album più aspro, con qualche tentativo di irrobustire il repertorio rock grazie anche alla produzione di Gil Norton, ex produttore dei Pixies. Il marchio di fabbrica del gruppo rimangono le ballate, anche se ogni tanto le soluzioni melodiche, come…

  • Album,  Bush,  R

    Razorblade Suitcase

    A chi maliziosamente insinua che i Bush abbiano voluto Steve Albini in consolle perché ha prodotto In Utero dei Nirvana, Rossdale risponde citando Surfer Rosa dei Pixies. Persino il grafico, Vaughan Oliver, è lo stesso che firmava le copertine dei…

  • Album,  D,  Difranco Ani

    Dilate

    Ani è cambiata: non tanto nel linguaggio crudo ed esplicito (un sonoro "fuck you" incornicia il refrain di Untouchable Face, mentre Superhero e Napoleon riprendono il filo del discorso sul tema di ego e corruzione mercantile), quanto nella spregiudicatezza musicale.…

  • A,  Album,  Costello Elvis

    All This Useless Beauty

    Ribaltando, parzialmente, il concetto di Kojak Variety, McManus si riappropria di alcune canzoni scritte con o per altri artisti (McCartney, Aimee Mann, Roger McGuinn, la cantante folk June Tabor) e completa il quadro con alcuni inediti. Un disco elegante, suonato…

  • Album,  C,  Dave Matthews Band

    Crash

    Sempre insieme a Lillywhite, sempre lo stesso magma sonoro, che in studio non rende giustizia alla vocazione del gruppo, tentando di contenerne le improvvisazioni, la tendenza a fare del mood il fattore fondamentale rispetto alla melodia.

  • Album,  Arto Lindsay,  O

    O Corpo Sutil — The Subtle Body

    Lindsay si arrende alle radici brasiliane e all’influenza del Tropicalismo. Niente rumorismo e dissonanze, qui prevalgono un approccio gentile e suoni acustici. La voce del protagonista canta in inglese e portoghese, e i musicisti coinvolti sono artisti spiritualmente affini a…