Album,  P,  Radiohead

Pablo Honey

La prima prova semiacerba. Pablo Honey è un disco di indie pop smanioso di incrociare tre chitarre elettriche (You, Anyone Can Play Guitar) quanto capace di smithsiane (in)delicatezze (Thinking About You). Thom Yorke (voce, chitarra), Ed O’ Brien (chitarra), Colin Greenwood (basso) e Phil Selway (batteria), da Oxford, iniziano sognando REM e Pixies ma hanno un debito verso gli U2 (Stop Whispering). Al pregiudizio della stampa nazionale, che vede i Radiohead solo come cloni di Bono & C., rimedia il successo americano del singolo Creep: uno psicodramma in amniocentesi grunge, croce e delizia per i suoi autori, che macera l’alternanza tra strofe lente e arpeggiate e il ritornello a forte combustione introdotto con un indovinato effetto di chitarra di Jonny Greenwood (chitarra, tastiere), la più giovane delle cinque teste di radio (fratello di Colin).