Album,  F,  Fiorella Mannoia

Fiorella Mannoia

Dopo anni di estemporanei 45 giri, nel 1980 la sua voce caratterizza Pescatore, successo di Pierangelo Bertoli che ne sente la voce per caso nei corridoi della CGD (e la incontra per la prima volta solo tre mesi dopo l’incisione). Nel 1981 l’autoerotismo e l’insoddisfazione di Caffè nero bollente catturano l’attenzione dell’altrettanto insoddisfatto pubblico di Sanremo. L’anno successivo esce il suo primo disco vero e proprio, curato da Mario Lavezzi. Questi, nonostante l’esperienza in fatto di dive, non riesce a valorizzare l’interprete romana, che per qualche anno ancora dovrà pazientare tra le “promesse”.