Ry Cooder

  • Album,  B,  Ry Cooder

    Blue City

    Le atmosfere “roots” delle colonne sonore precedenti sono qui abbandonate in favore di un uso abbondante della chitarra elettrica (a tratti caratterizzata da un vibrato molto “vintage”) e di una sequenza di pezzi decisamente rock.

  • Album,  Ry Cooder,  T

    The Slide Area

    Il pezzo di apertura (Ufo Has Landed In The Ghetto) è un campanello d’allarme, col suo goffo tentativo di modernizzare lo stile del chitarrista. Il resto del disco, tra Curtis Mayfield ed Elvis Presley, risolleva appena le quotazioni: ma mai…

  • Album,  Ry Cooder,  T

    The End Of Violence

    Ancora con Wenders, e collaboratori musicali vecchi e nuovi: accanto a Flaco Jimenez e a Howie B., a Jon Hassell e al figlio Joachim (batterista), Cooder mescola folk, jazz, rock ed elettronica senza limitazioni di genere: orfana delle immagini la…

  • Album,  C,  Ry Cooder

    Crossroads

    Tema e ambientazione del nuovo film di Hill vanno a nozze con il background musicale di Cooder, che produce in souplesse un’altra delle sue opere “cinematografiche” migliori. Nel disco convivono blues arcaico (nel traditional Viola Lee Blues, scandito da una…

  • Album,  R,  Ry Cooder

    RY COODER/V.M. BHATT: A Meeting By The River

    Due tradizionalisti non puristi (l’indiano Bhatt suona una vina modificata a chitarra slide) si incontrano sulle rive del Gange, all’inseguimento di un blues del Delta in versione orientaleggiante. Quieto, etereo, meditativo, il disco suona come un’esotica jam session di non…

  • Album,  Ry Cooder,  S

    Show Time

    La sintonia con Jimenez e il suo “conjunto” è tale che i due allestiscono un pimpante show dai contenuti caleidoscopici. How Can A Man Stand Such Times And Live e Alimony (dal primo album) vivono nuova vita, così come la…

  • Album,  R,  Ry Cooder

    RY COODER/MANUEL GALBAN: Mambo Sinuendo

    Cooder pesca dal circolo Buena Vista il suo nuovo partner chitarristico, leggenda del doo wop cubano anni ’60 con gli Zafiros. Insieme, i due si reinvestano “twangueros”, sfoderando timbri e vibrati alla Link Wray e alla Duane Eddy tra mambo…

  • Album,  B,  Ry Cooder

    Borderline

    C’è un altro sideman di lusso, John Hiatt, al fianco di Cooder (il cantautore dell’Indiana regala anche una sua caratteristica ballata, The Way We Make A Broken Heart). Ma nonostante i bei ripescaggi (Down In The Boondocks di Joe South)…

  • Album,  C,  Ry Cooder

    Chicken Skin Music

    Viaggiatore musicale dagli itinerari mai scontati, il virtuoso musicista guarda stavolta soprattutto in due direzioni, la scoppiettante musica norten¬a del confine messicano e il languoroso sound hawaiano degli anni ’40 e ’50. Ingaggia di conseguenza due maestri del genere come…

  • Album,  P,  Ry Cooder

    Paradise And Lunch

    Se al disco precedente mancava solo un pizzico di brio e di coraggio, entrambi non fanno difetto alla nuova, straordinaria raccolta: dove Cooder è davvero onnivoro ed enciclopedico senza il minimo accenno di pedanteria. Inarrivabili, per classe, gusto ed eleganza,…

  • Album,  G,  Ry Cooder

    Geronimo: An American Legend

    Gli spunti “etnici” del soggetto offrono a Cooder l’opportunità di sperimentare con suoni per lui inediti, che includono stavolta canti nativi pellerossa e le impressionanti vocalizzi dei “throat singers” di Tuva. Il resto è un affresco composito che passa da…

  • Album,  P,  Ry Cooder

    Paris, Texas

    Alla bella pellicola di Wim Wenders Cooder regala le sue migliori musiche da film. Sonorità desertiche e spettrali, con la lancinante slide del compositore in primo piano, sottolineano (o meglio “avvolgono”, come ebbe a dire una volta Walter Hill) le…

  • Album,  B,  Ry Cooder

    BUENA VISTA SOCIAL CLUB: Buena Vista Social Club

    La storia è nota: Cooder sfida l’embargo americano e resuscita i vecchi eroi del sòn cubano, assemblando un’orchestra con i migliori esponenti del genere. Un successo inaspettato e strepitoso, complice il bel film-documentario di Wenders. Ibrahim Ferrer, Compay Segundo, Omara…

  • Album,  G,  Ry Cooder

    Get Rhythm

    Cooder insiste sui sentieri del rock, con il disco più elettrico ed aggressivo della sua produzione. E, anche se la leggerezza di tocco di altre sue incisioni si fa rimpiangere, mostra buona verve nelle cover di All Shook Up (Presley)…

  • Album,  R,  Ry Cooder

    Ry Cooder

    Il chitarrista californiano si è già fatto un gran nome come session man (Little Feat, Captain Beefheart, gli Stones di Let It Bleed) quando licenzia il primo album in proprio: un disco di vigorose cover elettriche tra folk e blues,…

  • Album,  Ry Cooder,  T

    The Border

    Quasi una nota a piè di pagina del disco precedente (stessi musicisti e analoghe sonorità), la nuova soundtrack prende ispirazione dalla musica di frontiera tra Messico e Usa: spicca la prima versione di Across The Borderline, qui cantata da Freddy…

  • Album,  J,  Ry Cooder

    Johnny Handsome

    È spesso da solo in studio (e si cimenta anche al pianoforte), Cooder, per questo lavoro che segnala uno spostamento progressivo verso commenti musicali più elaborati (la “ambient” di Angola) ma anche meno personali. Al quadro d’insieme contribuiscono il sax…

  • Album,  M,  Ry Cooder

    Music By Ry Cooder

    Un compendio più che soddisfacente della produzione cinematografica del californiano: interessante anche per l’inclusione di selezioni da Streets Of Fire e Southern Comfort (I guerrieri della palude silenziosa), le cui colonne sonore non erano mai uscite sul mercato discografico.

  • Album,  I,  Ry Cooder

    Into The Purple Valley

    Con questo album, Cooder si incammina in un viaggio omerico verso le fonti della American Music. Blues e folk la fanno ancora da padrone, ma accanto ai nomi familiari di Leadbelly, Guthrie (una spettrale Vigilante Man) e Johnny Cash (Hey…

  • Album,  L,  Ry Cooder

    LITTLE VILLAGE: Little Village

    Le premesse erano da capolavoro annunciato: un supergruppo che a Cooder e Hiatt e al fedelissimo batterista Jim Keltner aggiunge il talento britannico, ondivago ma acuto, di Nick Lowe. Ma il disco purtroppo non decolla, se non come puro divertissment:…

  • Album,  J,  Ry Cooder

    Jazz

    Cooder rinuncia per una volta all’eterogeneità per tuffarsi a corpo morto in una rivisitazione filologica del jazz dei primordi, tra Bix Beiderbecke (ben tre selezioni dal repertorio del leggendario cornettista) e Jelly Roll Morton, con incursioni nel paleo jazz dei…

  • Album,  B,  Ry Cooder

    Boomer’s Story

    L’esplorazione delle “radici” continua con un album a tema, dedicato principalmente al periodo della Grande Depressione americana. Ma non solo: perché accanto a scabri traditional come Good Morning Mr. Railroad Man e Rally ‘Round The Flag (il pianoforte è di…

  • A,  Album,  Ry Cooder

    Alamo Bay

    Lo “score” composto da Cooder per il toccante film di Louis Malle sulle comunità di pescatori vietnamiti trapiantati in Texas non è di facile ascolto, ma è assai suggestivo per la commistione di strumenti americani e orientali come il koto…

  • Album,  B,  Ry Cooder

    Bop Till You Drop

    La foto di copertina in stile tardi anni ’50 conferma i gusti old fashioned di Cooder, che nella circostanza sfodera tuttavia grinta e baldanza rock (complici un’ottima band e le corde di David Lindley, perfetto alter ego chitarristico del leader).…