Rod Stewart
Unplugged… And Seated
La cosa migliore che Stewart riesce a fare negli anni 90 è accodarsi alla redditizia moda unplugged e rivisitare i vecchi successi in versione acustica: tutti seduti sui soliti sgabelli, con il vecchio compare Ron Wood alla chitarra, Stewart passa…
Rod Stewart
Non Disponibile
When We Were The New Boys
L’idea di affidarsi a compositori diversi per epoca e stile (Oasis, Ron Sexsmith, Primal Scream, Skunk Anansie, Mike Scott, Graham Parker, Nick Lowe) non è male, il risultato invece zoppica vistosamente. Oh La La arriva dal vecchio repertorio dei Faces.
Human
A Night On The Town
Trascinato in alto da un nuovo successo milionario (Tonight’s The Night) è un altro azzeccato compromesso tra forma e contenuto, tra il Rod Stewart “americano” e quello dei primi tempi. In più un paio di altre belle pagine come The…
Camouflage
Ogni tanto arriva qualche guizzo di classe. Da una parte c’è Infatuation a ribadire le posizioni attuali, dall’altra tre belle cover a ricordare che lo scozzese sa ancora cantare: All Right Now (dal repertorio dei Free), Some Guys Have All…
The Very Best Of Rod Stewart
Never A Dull Moment
Un altro disco “senza un momento morto”, come da titolo. You Wear It Well è il seguito di Maggie May, Italian Girls ribadisce gli interessi primari, Mama You Been On My Mind riprende ancora una volta Dylan ma i capolavori…
Storyteller
Cofanetto retrospettivo della carriera dal 1964 al 1989, esauriente, ben fatto, con qualche inedito e cosette dimenticate, come In A Broken Dream, una grande ballata “rubata” a Rod da un amico in cambio di un set di tappetini nuovi per…
Out Of Order
Poduttori di moda (Andy Taylor dei Duran Duran, Bernard Edwards dei Chic) per un altro disco perlopiù superfluo, nel quale si salvano la versione di Try A Little Tenderness (Otis Redding) e il desiderio di eterna giovinezza di Forever Young.
The Great American Songbook Volume II: As Time Goes By
Si era già intuito che il futuro di Rod Stewart avrebbe riservato più delusioni che sorprese, ma questa doppia mossa discografica è veramente imbarazzante: con una voce come la sua potrebbe scegliere centinaia di splendide canzoni, e invece si lascia…
Atlantic Crossing
Il cambio di etichetta coincide con il trasferimento negli Stati Uniti, verso la grande ribalta internazionale, al fianco della bionda svedese Britt Ekland. Con i potenti mezzi della Warner, la produzione di Tom Dowd e i sessionmen di Muscle Shoals,…
Foolish Behaviour
Vagabond Heart
Gradevoli riletture di Broken Arrow (Robbie Robertson), Downtown Train (Tom Waits), Have I Told You Lately (Van Morrison). Il resto fa da contorno.
Absolutely Live
Il disco forse meno indicativo di tutto il catalogo, un doppio live raffazzonato, caotico, privo di tutto quel che ha reso famoso lo scozzese, e non aiuta neppure la presenza di Kim Carnes e Tina Turner.
Every Picture Tells A Story
Per molti è il vertice discografico di Stewart, che ha accentuato i toni rock e messo insieme un repertorio di gran lunga più adatto ai suoi mezzi espressivi: Reason To Believe (Tim Hardin), Tomorrow Is A Long Time (ancora Dylan),…
Rod Stewart 1964-1969
Chi avesse perso di vista il Rod Stewart delle origini, quello che cantava blues e aveva pochi soldi in tasca, non perda questo doppio CD, con demos inediti e quasi tutti i 45 giri e le session prima della gloria,…
Tonight I’m Yours
Young Turks è un bel compromesso tra moda e rock, il resto del disco, compresa la cover di Just Like A Woman, rimane ampiamente nel mainstream pop ma si lascia ascoltare.
A Spanner In The Works
Il repertorio originale è sempre più leggero, ma ci si salva con i brani altrui: Leave Virginia Alone è di Tom Petty, Sweetheart Like You di Dylan, Downtown Lights di Paul Buchanan (Blue Nile), Hang On St.Christopher di Tom Waits.…
Foot Loose & Fancy Free
Non è più il Rod Stewart che piace ai vecchi fan ma quello elegante e cotonato a uso e consumo del pubblico femminile. Rimane però la voglia di cantare, e se la scelta di canzoni è certamente più commerciale (i…
The Great American Songbook Volume I: It Had To Be You
An Old Raincoat Won’t Ever Let You Down
Dopo aver frequentato a lungo la scena R&B inglese e raggiunta la notorietà con il Jeff Beck Group, il cantante scozzese Rod Stewart (detto Rod The Mod, per il carattere esuberante) mette per la prima volta su LP tutta la…
Downtown Train
Selezione del precedente box retrospettivo.
Handbags & Gladrags — The Mercury Recordings 1979-1974
Bell’antologia delle incisioni dal 1970 al 1974: 37 brani in totale, con cinque inediti e due brani precedentemente pubblicati solo su “singolo.
Smiler
Un brutto e inatteso passo falso: nella storia discografica dello scozzese il repertorio è tutto, e qui la scelta è veramente debole, e non capiterà più tanto spesso. La voce rimane la solita, bella ed espressiva, ma le canzoni valgono…
Rod Stewart — Lead Vocalist
Antologia con alcuni nuovi brani.
Gasoline Alley
Mentre soddisfa le voglie di rock con i Faces, per suo conto lo scozzese predilige toni più rilassati e intimistici, nei dintorni di un folk pop acustico con qualche guizzo rock. Per gran parte i suoi dischi sono composti da…
Reasons To Believe: The Complete Mercury Studio Recordings
If We Fall In Love Tonight
Raccolta dei brani romantici dell’ultimo periodo, più quattro nuove canzoni, un paio di remix, la All For Love cantata con Sting e Bryan Adams tratta dalla colonna sonora del film omonimo.
Blondes Have More Fun
L’inizio della fine per i vecchi fan, il primo atto del moderno Rod Stewart per la storia: denaro e popolarità hanno la meglio sulle ambizioni artistiche a da qui in avanti ci si svenderà senza troppe remore allo show business.…