Renato Zero
Quando non sei più di nessuno
Ancora a Sanremo, ancora più straziante: intona Ave Maria, veste di nero, dispensa saggezza. Dopo vent’anni da drag queen, pare desiderare un futuro da prete.
Ero Zero
Per la consacrazione definitiva gli mancava giusto lo stornellone dolente, e con Il carrozzone lo porta a casa, entrando nel cuore dei salumieri e delle parrucchiere, quel “popolo” cui tanti musicisti pretenziosi si rivolgono senza sfiorarlo mai. A scrivergliela sono…
Leoni si nasce
Si apre ufficialmente la crisi. Come Gloria Swanson nel Viale del Tramonto, trae energia dai passati trionfi, ma ora che non c’è più la seriosità degli anni ’70 intorno a lui, non riesce a fare l’eccentrico, né tantomeno a proporsi…
Tregua
Primo di una serie di album doppi (è tra i pochi in Italia a permetterseli) non ottiene il successo di massa dei precedenti, ma commuove l’armata di fan (i cosiddetti “sorcini”) con Amico, scritta con Dario Baldan Bembo, esperto in…
Amore dopo amore, tour dopo tour
Concerto registrato a Milano, cui vengono aggiunti cinque brani incisi in studio, tra i quali Si sta facendo notte.
Cattura
Più sereno, e finalmente ascoltabile come non gli accadeva da anni, anche da chi non ha il passaporto di Fonopoli. In L’altra sponda pare di nuovo sul punto di fare outing, ma è solo un’impressione: ha lucrato per anni sull’ambiguità,…
Icaro
Soggetti smarriti
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Trapezio
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Zero
Comincia a lavorare alla nuova immagine. Meno colori e provocazioni, e più sagacia, come nella profetica Il telecomando (“Da chi ti lascerai sedurre: Berlusconi, oppure Rai? Le immagini si sovrappongono, luoghi e persone si confondono. Orgasmi offerti in esclusiva —…
Zerofobia
Sfonda grazie alla ironica disco di Mi vendo e alla solenne (e presumibilmente antiabortista) Il cielo. I suoi show fanno il tutto esaurito ovunque, per quella parte di Italia (ed è tanta) che lo elegge a profeta eccentrico ma nazionalpopolare.…
Prometeo
Si presenta per la prima volta a Sanremo con la patetica Spalle al muro, scritta da Mariella Nava. Viene annunciato come lo straziante addio alla ribalta, invece è il sapiente rilancio: il brano, accluso a un live, segna l’inizio della…
Identikit
Vecchi successi riarrangiati da Renato Serio. Contiene due inediti: La gente come noi e Io qui.
Calore
Un Q disc con quattro brani, tra cui Spiagge, che tenta di riproporlo in mezzo al diluvio di brani pop britannici diffusi dalle radio.
1970
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Zero
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Voyeur
Va a sciacquare i panni a Londra, per rinfrescare le vetuste tendenze musicali. Vorrebbe fustigare gli anni ’80, ma il tono è quello di chi si sa, ormai, outsider. Tutto sommato meno banale di altri suoi dischi più fortunati.
Soggetti smarriti
Fatica a sintonizzarsi con le nuove generazioni, il che lo porta a riflessioni ironiche sull’edonismo reaganiano in Pizza e Rock And Roll.
No! Mamma, no!
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Zerolandia
Mentre in metà del paese fanno danni le pallottole e i cantautori, lui si tiene stretta l’altra metà, e la intrattiene con maestria. Riesce ad essere trasgressore in Il triangolo e Sbattiamoci e moralista in Sesso o esse, ma giura…
Tutti gli zeri del mondo
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Prometeo
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Renato Zero
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Tregua
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Passaporto per Fonopoli
Quattro brani, tra i quali Ave Maria e Me ne fotto, tesi a raccogliere fondi per il misterioso Progetto Fonopoli, con cui si ripropone di dare spazi di espressione ai giovani.
Artide e Antartide
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La curva dell’angelo
Più melanconico del solito, anche perché emotivamente provato per la perdita della madre. Ennio Morricone, Celso Valli e Fio Zanotti rendono il disco assai tristo e solenne.
L’imperfetto
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Voyeur
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Invenzioni
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