Orton Beth

  • Album,  O,  Orton Beth

    Other Side Of Daybreak

    Undici pennellate completano il quadro di Daybreaker a colpi di versioni alternative, remix, dub e cover (il Philly Sound di Ooh Child in veste acustica). Una postilla forse non indispensabile, ma con qualche bel lato B (Ali’s Waltz, Bobby Gentry)…

  • Album,  Orton Beth,  T

    Trailer Park

    Il vero debutto in società della Orton sintetizza in forma originale le sue precedenti frequentazioni della scena dance con l’impronta cantautorale di un Martyn o di un Nick Drake: nascono così ipnotiche ballate electro folk come She Cries Your Name…

  • Album,  D,  Orton Beth

    Daybreaker

    Meno acustico e più denso dei precedenti, il nuovo album ripropone il trip folk tipico della Orton ma anche di altri giovani virgulti d’Oltremanica (David Gray, David Kitts). In studio ci sono i suoi maestri d’elettronica, Chemical Brothers (nella pulsante…

  • Album,  Orton Beth,  S

    SuperPinkyMandy

    Beth Orton debutta con un album pubblicato solo in Giappone in limitatissime quantità e oggi praticamente introvabile (se non su bootleg). Produce un’altra star della scena elettronica, William Orbit, che sottopone ai suoi tipici loop pezzi cantautorali come She Cries…

  • Album,  Orton Beth,  P

    Pass In Time

    Un po’ prematura, dopo tre soli album effettivi, questa antologia (doppia: il secondo CD contiene un’altra razione di remix e rarità) ha comunque il merito di recuperare qualche altra facciata B (Pedestal), tracce del primo rarissimo disco (compresa la cover…

  • Album,  C,  Orton Beth

    Central Reservation

    Ammalia ancora la cantautrice dalla voce brumosa e intrisa di malinconia, in un disco ancora più polarizzato del precedente tra ammalianti scansioni trip hop (Couldn’t Cause Me Harm, Stars All Seem To Weep) e intimismo acustico e minimalista (una So…