John Fahey

  • Album,  John Fahey,  W

    Womblife

    Un altro disco scontroso, sulfureo, fatto di cinque lunghi brani con una chitarra dai bordi spesso taglienti, grezza, scorticante. Registrazione e produzione ancora di O’Rourke. L’ultimo brano, Juana, è un tentativo non pienamente riuscito (forse non pienamente convinto) di ritornare…

  • Album,  D,  John Fahey

    Death Chants, Breakdowns & Military Waltz

    Anche quest’album ha una travagliata storia discografica; registrato una prima volta nel 1963, pubblicato in due spartane edizioni e poi con una favolosa copertina psichedelica nel 1967, ri-registrato nel 1968 per scrupolo e perfezionismo. Fahey è una vivente enciclopedia di…

  • Album,  John Fahey,  T

    The Yellow Princess

    Secondo e ultimo album per la Vanguard. Prende il titolo da una composizione di Camille Saint Saens ma nella mente di Fahey “la principessa gialla” diventa una donna fantastica della sua giovinezza. In repertorio le deliziose Lion e Irish Setter,…

  • Album,  D,  John Fahey

    Days Have Gone By

    Il primo capolavoro. Fahey espande i suoi interessi oltre il mondo della musica tradizionale americana e piega la sua “american primitive guitar” come ama definirla, ad ascoltare altre voci straordinarie: echi di musica indiana, la vaga foschia del mondo dei…

  • Album,  John Fahey,  T

    The Transfiguration Of Blind Joe Death

    Torna l’alter ego di Fahey e non a caso la prima edizione recupera l’etichetta dell’esordio autoprodotto nel 1959; subito dopo, comunque, il disco entra come gli altri nel catalogo Takoma. Brani più brevi, fra tradizione e cronaca di vita (Fahey…

  • Album,  I,  John Fahey

    I Remember Blind Joe Death

    In uno dei momenti più cupi della sua esistenza, Fahey recupera dalle spiagge della giovinezza il suo alter ego Blind Joe Death. Non è di grande aiuto, anche perché la salute non sorregge il talento e molti brani riescono rallentati,…

  • Album,  John Fahey,  R

    Rain Forests, Oceans And Other Themes

    Un altro album della “serie Robb”, dove Fahey si mostra in varie posizioni; da solo, in duo, perfino in quartetto con una tastiera elettronica Yamaha. Confusione, velleità, incertezze. In repertorio c’è di tutto: anche una Samba de Orfeo, una citazione…

  • Album,  John Fahey,  O

    Old Fashioned Love

    La Reprise non cambia approccio, per loro Fahey è sempre dispensatore di good vibrations in una nostalgica lingua d’altri tempi e leader di una orchestra pop jazz. È l’ultima volta, però, e l’artista riesce a muoversi con più fantasia e…

  • Album,  John Fahey,  O

    Old Girlfriends & Other Horrible Memories

    Un disco a tema che in effetti mancava; la cronistoria fantastica della vita sentimentale di Fahey, nel segno dell’illusione, del disamoramento, del tormentato ricordo. Passionale, sarcastico, cinico, come il personaggio. Duetti con Robb e Melody Fahey, e un repertorio che…

  • A,  Album,  John Fahey

    America

    In uno dei momenti di maggior ispirazione della sua vita, John Fahey progetta un doppio album da intitolarsi America. Alla fine delle registrazioni giudica il disco troppo lungo, temendo che un doppio LP sia un suicidio commerciale. Così leva ben…

  • Album,  John Fahey,  R

    Red Cross

    Al momento della morte Fahey stava lavorando a questo disco per la sua nuova etichetta Revenant, che amorevolmente raccoglie le carte disperse e pubblica l’album postumo, in una bella edizione che riprende il gusto per gli allegati fantastici degli album…

  • Album,  John Fahey,  L

    Live In Tasmania

    Non è una fantasia ma semplicemente la verità; il primo live della storia di John Fahey è un essenziale show nella lontana isola australe, con alcuni pezzi forti dell’artista, una versione di Waltzing Matilda e vari adattamenti “indigeni”. Anche una…

  • Album,  John Fahey,  O

    Of Rivers And Religion

    La fama di Fahey attira la Reprise, in un momento di grande apertura dell’etichetta verso le “nuove musiche”. Ne viene un contratto per tre album, che dà risultati controversi perché l’artista viene convinto ad abbandonare la strada del “solo chitarra”.…

  • Album,  C,  John Fahey

    City Of Refuge

    Dopo anni di pausa, meglio messo in salute, Fahey ritorna con l’aiuto del chitarrista Jim O’Rourke, che lo propone come mitico eroe alla generazione della nuova avanguardia e del post rock. È un ritorno con le radici nel passato (ricorre…

  • Album,  John Fahey,  Y

    Yes! Jesus Loves Me

    Fahey ha sempre frequentato gli inni religiosi ma, a parte i vari dischi natalizi, non aveva mai pensato a una raccolta organica come questa. Brani celebri come Oh Come, Oh Come Emmanuel o l’inno di San Patrizio accanto a oscuri…

  • A,  Album,  John Fahey

    After The Ball

    Una copertina che imbarazza e la scritta inquietante “John Fahey & His Orchestra” introducono quest’album in cui il poeta delle città invisibili e di donne misteriose diventa un maestro di cerimonie rétro, nel segno del Dixieland e di una certa…

  • Album,  John Fahey,  L

    Let Go

    Fahey è in un periodo di crisi, la sua vita sta andando a pezzi e la salute è malferma. Quest’album è lo specchio del momento, con vecchie idee riprese come i temi delle sinfonie di Dvorak e ambigue avventure verso…

  • Album,  J,  John Fahey

    John Fahey Visits Washington D.C.

    Un album dimenticato ma bello, con sei brani per lo più originali (ma Guitar Lamento è di Bola Sete, uno dei maestri preferiti da Fahey). In Silver Bell ancora Richard Ruskin come seconda chitarra. Ann Arbor è intessuta in medley…

  • Album,  J,  John Fahey

    JOHN FAHEY & CUL DE SAC: The Epiphany Of Glenn Jones

    Sempre più stravagante, con una formazione di contemporanea che dedica largo spazio all’improvvisazione. Un intreccio di nastri, campionamenti elettronici, chitarre acustiche, Robert Johnson e “legumi versati sulle corde di quattro chitarre, ognuna con una sua diversa accordatura aperta in Sol”…

  • Album,  John Fahey,  T

    The Voice Of The Turtle

    Con un titolo trasfigurato fantasticamente dalla Bibbia, Fahey propone una serie di “duetti” in realtà con i suoi vari alter ego, combinando i consueti elementi con un grado d’ispirazione però elevatissimo. Continua con due altri episodi la saga di A…

  • Album,  G,  John Fahey

    God, Time & Casuality

    Un altro album di riscritture e ricordi giovanili, volentieri annodati in forma di medley, presentato come “la versione definitiva, nel senso dell’ultima e migliore, della American Primitive Guitar — ci sono voluti trent’anni a produrlo”. I brani in effetti sono…

  • Album,  B,  John Fahey

    Blind Joe Death

    Chitarrista autodidatta nato a Cecil County ma cresciuto a Takoma Park, Maryland, John Fahey inizia a farsi conoscere nel 1958 con alcune incisioni per l’etichetta Fonotone, dove mescola curiosamente l’amore per il blues e per vecchi temi religiosi con i…