Joe Cocker

  • Album,  Joe Cocker,  N

    Night Calls

    Stanco e imbolsito, Cocker firma uno dei suoi dischi più anonimi, appoggiandosi a brani nuovi e a cover come You’ve Got To Hide Your Love Away, Can’t Find My Way Home o Don’t Let The Sun Go DownOn Me.

  • Album,  Joe Cocker,  O

    Organic

    Don Was produce l’album migliore dell’artista da molti anni a questa parte, affinando gli arrangiamenti e scegliendo bene dal quaderno di Dylan, Van Morrison, Randy Newman. Con una toccante Many Rivers To Cross e una rilettura della classica Delta Lady.

  • Album,  Joe Cocker,  W

    With A Little Help From My Friends

    Cocker è stato ignorato per anni dalla scena beat ma ha una suggestiva voce da “negro bianco” che lo pone sulle tracce dei vari Winwood e Rod Stewart, nel campo ancora non sfruttato del soul rock blues all’inglese. Qui esordisce…

  • Album,  J,  Joe Cocker

    Joe Cocker!

    Il 1969 è l’anno santo dell’artista, con due album e la portentosa esibizione di Woodstock. Questo disco non è all’altezza del precedente ma neanche lontano, con un piacevolissimo repertorio che si spinge fino a Lloyd Price (Lawdy Miss Clawdy) e…

  • Album,  Joe Cocker,  R

    Respect Yourself

    Scivolando rotolando verso i 60, mister Joe firma un disco di cui subito si perdono le tracce. Citazioni da INXS a Randy Newman, un lavoro di routine.

  • Album,  C,  Joe Cocker

    Civilized Man

    Cocker riprova l’ebbrezza delle classifiche duettando con Jennifer Warnes in Up Where I Belong, tema del film Ufficiale e gentiluomo. Stranamente la canzone non compare però nel nuovo album, che naufraga nell’indifferenza generale nonostante altri tentativi di pop soul sentimentale.

  • Album,  J,  Joe Cocker

    Jamaica Say You Will

    Il singolo You Are So Beautiful è un grande successo e l’artista si illude di essere tornato ai vertici. Il disco invece è un mezzo flop, e può essere tranquillamente dimenticato. Nuovo cambio di musicisti: Cocker suona ora con la…

  • Album,  I,  Joe Cocker

    I Can Stand A Little Rain

    Cambio di Paese (gli Stati Uniti) e di formazione (non più Stainton ma Blue Weaver, con Henry McCullouch alla chitarra); la musica però continua a battere i sentieri soul rock, anche se con un repertorio non sempre all’altezza delle possibilità…

  • Album,  Joe Cocker,  U

    Unchain My Heart

    Dovrebbe limitarsi alle cover, il nostro uomo, anziché cercare brani nuovi. Anche qui le cose migliori vengono dal passato: un travolgente Ray Charles (la title track) e il Lennon minore di Isolation.

  • Album,  Joe Cocker,  M

    Mad Dogs&The Englishmen

    Sull’onda del primo successo, Cocker si lancia in un tour americano di 65 concerti in due mesi che viene immortalato in un celebre film e in questo album, originariamente in doppio vinile. Gli fa compagnia una piccola orchestra rock di…

  • Album,  Joe Cocker,  T

    The Long Voyage Home

    Antologia della carriera (“Silver Jubilee Collection”), con rare pagine giovanili e tutti i più grandi successi. All’inizio With A Little Help in originale, alla fine nella versione live di Woodstock ’94.

  • Album,  H,  Joe Cocker

    Have A Little Faith

    John Hiatt ispira la title track, che fa intendere come Cocker potrebbe ancora dire qualcosa se sapesse scegliere bene il repertorio. La scura voce è ancora suggestiva, la backing band tesse una buona trama soul pop. Nel mirino stavolta Robbie…

  • Album,  Joe Cocker,  N

    No Ordinary World

    Si torna un po’ più su, grazie a una scaletta più interessante (Stevie Winwood, Bryan Adams, il Leonard Cohen di First We Take Manhattan). Arrangiamenti un po’ freddi, Cocker non è tipo da digitale.

  • Album,  Joe Cocker,  S

    Stingray

    Cocker forma gli Stuff con Richard Tee, Cornell Dupree, Steve Gadd e altri buoni sessionmen nuovayorkesi, ma il disco che ne viene è deludente.

  • Album,  Joe Cocker,  S

    Sheffield Steel

    Chris Blackwell non risolve i problemi dell’artista ma produce un disco curioso e intrigante, con aromi caraibici a dispetto del titolo “metallurgico” — techno reggae, chiamiamolo così. Bello il cast dei musicisti, con Sly&Robbie, Wally Badarou, Barry Reynolds e anche…

  • Album,  C,  Joe Cocker

    Cocker

    È sempre il cinema a salvare le quotazioni di mister Joe, grazie alla fortunata cover di You Can Leave Your Hat On (Randy Newman) che accompagna la famosa scena dello spogliarello di Kim Basinger nel film 9 settimane e mezzo.…

  • Album,  Joe Cocker,  S

    Something To Say

    Il tour lascia Cocker spossato e con problemi di alcol e droga. Quest’album ne risente, e non per nulla combina poco in classifica. Tra i brani, Midnight Rider di Gregg Allman e una ripresa di St. James’ Infirmary Blues.

  • Album,  Joe Cocker,  L

    Luxury You Can Afford

    È il periodo più inquieto della storia di Cocker, che ha gravi problemi di salute e credibilità sempre più scarsa nel mondo discografico. Si va avanti con contratti di un album solo, come questo per la Asylum che pure frutta…

  • A,  Album,  Joe Cocker

    Across From Midnight

    Era un miraggio. Cocker sciupa quanto di buono aveva seminato con gli ultimi due album prendendo la via del pop più mediocre e decidendo cervelloticamente di prodursi. Strane pulsioni europeiste: in repertorio una canzone in francese e una di Eros…

  • Album,  J,  Joe Cocker

    Joe Cocker Live

    Un onesto riassunto della carriera, dai giorni di With A Little Help a Unchain My Heart. La nuova band dell’artista recupera il vecchio Chris Stainton e schiera di rinforzo i Memphis Horns.