Album,  B,  Jackson Michael

Bad

Le premesse sono le stesse di Thriller: Quincy Jones in cabina di regia, un pugno di canzoni perfette (I Just Can’t Stop Loving You, Man In The Mirror, Dirty Diana, Smooth Criminal) e un ospite di lusso con cui duettare (stavolta è Stevie Wonder, all’opera in Just Good Friends). Però il risultato è meno convincente, complici diversi brani che non lasciano traccia uniti alla sgradevole senzazione che Jackson, talvolta, si sia affidato al mestiere e non al suo grande talento.