A Tribute To U2
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HERBIE HANCOCK %u2013
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Sing U2
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U2
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The Alarm
Chitarre acustiche e piglio punk, rabbia proletaria e orgoglio nazionalistico, Clash e U2: i quattro gallesi irrompono sulla turbolenta scena britannica dei primi anni ’80 tra i clangori di battaglia di Marching On e il lirismo epico di The Stand.
Pablo Honey
La prima prova semiacerba. Pablo Honey è un disco di indie pop smanioso di incrociare tre chitarre elettriche (You, Anyone Can Play Guitar) quanto capace di smithsiane (in)delicatezze (Thinking About You). Thom Yorke (voce, chitarra), Ed O’ Brien (chitarra), Colin…
A Pagan Place
Con l’arrivo del polistrumentista Karl Wallinger (alias World Party) il suono dei Waterboys si compatta, prende brio e colore, un celtic rock equidistante da U2, Van Morrison, Dexy’s Midnight Runners. In più l’intensa espressività del cantato di Scott, e le…
Eno Brian
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All That You Can’t Leave Behind
I primi U2 del Millennio tornano al classico, alle loro radici pop rock, con una mossa saggia apprezzata dai fan. Canzoni brillanti, ben curate, anche furbe, che ondeggiano dalla ballata romantica (Kite, Grace) al pop rock con fervore (Elevation, Beautiful…
Achtung Baby
Cambia il decennio e gli U2 voltano pagina. I “classicisti” della volta prima diventano “nuovisti” con la testa piena di sogni e suoni mai ascoltati prima. Eno e Lanois rimangono in sala produzione con l’aggiunta del trendyssimo Flood, che immerge…
Boy
Quattro ragazzi dublinesi ancora in età di liceo si mettono insieme nel 1977 per un complesso di sano rock, positivo e vitalista. Sulle prime si chiamano Hype, poi passano a U2 e con quella sigla vincono un concorso per giovani…
Music For Babies
Musica astratta: trip hop. È il genere in cui sguazza Howie B (Bernestein il cognome completo), già, tra le tante, dj per gli U2 e produttore per Bjork. O meglio, è il genre musicale che viene lanciato da Howie B:…
Pop
È rimasto solo Flood in cabina di regia, con occasionali interventi di Howie B. e Steve Osborne. Gli U2 bevono il frizzante calice sino in fondo, ubriacandosi di dance ed electronica e finendone travolti. Discotheque spaventa i fan per la…
Wonderland
Lontanissimo dal sound degli esordi, quest’album è il risultato di ore passate ad ascoltare cantanti come Marvin Gaye e Curtis Mayfield per riproporne lo stile in chiave più moderna e chitarristica. Lenny Kravitz farebbe follie pur di avere nel suo…
Born
Fermi cinque anni per defezioni e tensioni interne, gli Hothouse Flowers rimangono in tre: la pausa non giova, anche perché la crisi di ispirazione viene compensata con una levigatura fatta di sonorità moderne, un po’ di elettronica, orchestra, e anche…
PASSENGERS: Original Soundtracks I
Uno scherzo stravagante. Gli U2 si uniscono ad alcuni amici (Eno, Howie B., anche Luciano Pavarotti nella drammatica Miss Sarajevo) e si nascondono dietro a una sigla di comodo, uscendo dall’ambito strettamente rock per divertenti giochini avant-pop-electronici. Anche l’idea delle…
Turn The Dark Off
Secondo album assolutamente differente dal primo: sarà l’aver lavorato con gli U2 a Pop, sarà l’essere stato bombardato dai beat di Chemical Brothers e Prodigy e quindi dalla diffusione dell’elettronica da dancefloor più all’avanguardia, il fatto reale è che Howie…
Virgin Prunes
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Coldplay
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The Bends
The Bends è già un sensazionale passo in avanti, anche se sulla scia dei primi ispiratori dei Radiohead. Ma la personalità c’è. L’intelligenza emotiva, anche. È splendido in particolare il lavoro fatto dalla band con il produttore John Leckie; si…
The Joshua Tree
Unforgettable è il Revolver degli U2, l’album delle scoperte e delle nuove avventure; dopo viene il Sgt. Pepper’s, il disco del consolidamento e del successo esplosivo. The Joshua Tree ha meno idee e coraggio del lavoro precedente ma canzoni più…
Street Fighting Years
Dopo otto dischi in sette anni, giunge una pausa di riflessione. Pausa di lunghezza terribilmente anticommerciale, così come un autogol è la pubblicazione, qualche mese prima, di un EP col meglio dell’album: Mandela Day, The Belfast Child e la cover…
Billy Breathes
Alla console c’è stavolta il mago inglese Steve Lillywhite (Peter Gabriel, Simple Minds, U2, XTC), ed è anche merito suo se questo rimane forse il miglior album di studio dei Phish. Partono di gran carriera, i quattro, con le chitarre…
Time For Change
Titolo profetico per l’ultimo, noiosissimo album in studio dei Soul II Soul. Ognuno va per la sua strada e quella di Nellee Hooper, produttore di stelle come U2, Madonna e Bjork, sarà lastricata d’oro.
Sparkle In The Rain
Col produttore-star del momento, Steve Lillywhite (U2, XTC), realizzano un album di sapore pop ma dal suono stranamente sporco. In altre mani, brani pop come Up On The Catwalk o Speed Your Love To Me risulterebbero disturbanti: qui vengono posti…
Recently
Circondata da una schiera di ottimi musicisti — Fred Tackett, Caleb Quaye, Abraham Laboriel tra gli altri — la Baez individua canzoni che in qualche modo la rappresentano — da Brothers In Arms dei Dire Straits a MLK degli U2,…
Black Celebration
Il disco della svolta: le atmosfere si dilatano, la base ritmica picchia con maggiore decisione: è ormai rock elettronico. Ci vorrebbe poco a trasformare Stripped o A Question Of Time in vitaminici inni chitarristici, ma la scelta di non farlo…
Songs From The Last Century
Dieci standard pop da Bing Crosby ai Police rivisitati in chiave jazzata con orchestra e stile vocale da vero crooner. Non a caso a dirigere il tutto c’è Phil Ramone, abituato a lavorare con Barbra Streisand, Frank Sinatra. Nonostante una…
The Psychedelic Furs
Formatasi a Londra in pieno periodo new wave, la band guidata dal cantante Richard Butler debutta con un album che mescola il suono del momento ai Velvet Underground e al Bowie del periodo berlinese. Prodotto in gran parte da Steve…
Adventure
Si apprezzano meglio Glory, l’immediatezza del riff di Foxhole, l’assolo suonato con il coltello da Verlaine su The Fire (ancora non c’erano Sonic Youth che armeggiassero con i cacciaviti) e la bontà di Ain’t That Nothin’, se si dimentica per…